Giordania: cosa vedere e cosa fare
19 settembre 2024
6 Min di lettura
di Claudia Saredi, Consulente per viaggiare®
La Giordania è un Paese tutto da scoprire: non appena lo si nomina balza subito alla mente l’immagine della monumentale facciata di Petra, la città rossa del deserto, ma si tratta di una destinazione che offre innumerevoli spunti di visita. Che tu sia amante di siti storici o di resti archeologici, che tu voglia scoprire scenari naturali di incommensurabile bellezza o dedicarti ad attività outdoor, che tu voglia rilassarti galleggiando sulle acque azzurre del Mar Morto o ammirare il cielo stellato dal deserto, la Giordania ha un’emozione da regalarti. Eccoti alcuni spunti per visitare un Paese sospeso tra storia e modernità, dove lasciarsi travolgere da una straordinaria ospitalità e da paesaggi indimenticabili.
Petra, la città rossa del deserto
Petra è uno dei siti più noti al mondo: scoperta nel 1812 dall’archeologo Ludwig Burkhardt è oggi annoverata tra le Sette nuove meraviglie del mondo. Il sito si trova a circa 250 km a sud di Amman: anticamente città semitica e poi capitale dei Nabatei, fu abbandonata nel VIII secolo e dimenticata. La città fu riscoperta da Burkhardt, che viaggiava sotto mentite spoglie da pellegrino seguendo la strada tra Damasco e l’Egitto: aveva infatti sentito parlare di uno straordinario sito nei dintorni di Wadi Musa, in territorio ottomano, e attraversò le rovine dichiarando di voler sacrificare un agnello ad Aronne, la cui tomba era situata sul Jebel Haron.
Burkhardt descrisse il sito in un libro postumo, “Travels in Syria and the Holy Land”, apparso nel 1823: ebbero allora inizio vere e proprie spedizioni archeologiche, che si susseguirono dal 1828 e che continuano ancora oggi. Gli scavi non sono infatti ancora ultimati: ancora oggi non si conosce l'intera planimetria dell’antica città di Petra. Il sito di Petra si estende per centinaia di chilometri quadrati e si trovano qui più di 800 monumenti.
L’imponente facciata intagliata nella roccia del tesoro di Petra è divenuto uno dei simboli della Giordania ed è uno spettacolo semplicemente incredibile: l’ingresso del sito appare in tutto il suo splendore attraversando una lunga e profonda fessura nella roccia, chiamata Siq, lunga circa 1 km e mezzo, circondata da pareti di arenaria che si alzano fino a 80 metri, dove talvolta compaiono iscrizioni in lingue antiche. Il “Tesoro del faraone”, ovvero il monumento di Al Khazneh, scavato nel I secolo per diventare la tomba di un re nabateo, fu scoperto da un archeologo giordano che lo riportò alla luce scavando nella sabbia: largo 28 metri e alto 39 metri, scolpito nell’arenaria rossa, ha uno stile architettonico unico, di stampo ellenistico, con due ordini sovrapposti riccamente decorati.
Un autentico capolavoro, purtroppo vandalizzato e distrutto nel corso degli anni, di cui solo recentemente si è scoperta la funzione: alcuni scavi del 2003 hanno infatti rinvenuto quattro camere funerarie contenenti i resti di undici corpi, attribuendo al monumento senza dubbio la funziona di mausoleo del re Nabateo Areta IV. Il palazzo è oggi uno dei simboli di Petra e della Giordania, un’autentica icona: è stato utilizzato come scenario per numerosi film di successo, tra i quali il più celebre è senza dubbio “Indiana Jones e l’ultima Crociata”, dove si immagina che il tempio custodisca il Santo Graal.
Oltre al Tesoro, però, la città rivela altre meraviglie dell’antichità, prima fra tutte il Monastero, chiamato Al Deir : si tratta di una tomba chiesa costruita nel III secolo, costruito tra il II ed il I secolo a.C per il re Obodas, chiamato Monastero per il ritrovamento di numerose croci al suo interno. Scavata nella roccia fino ad una profondità di 15 metri, la facciata è imponente quasi quanto quella del Tesoro.
Non dimenticare di visitare anche l’altare del Sacrificio, sulla sommità del Jebel Madbah, ed il Teatro Romano, che poteva contenere fino a 8000 spettatori. Esplora anche al zona delle Tombe reali e la chiesa bizantina con i pavimenti a mosaico.
Galleggiare nel Mar Morto
Un luogo unico al mondo, autentico spettacolo della natura visitato fin dai tempi antichi: il mar Morto è in realtà un gigantesco lago ubicato tra Giordania e Israele, celebre per essere il punto più basso della terra. Si trova infatti a 430 metri sotto il livello del mare, circondato da coste sia sabbiose che rocciose, ed ha assunto la sua odierna conformazione grazie al sollevamento di alcune placche tettoniche. La concentrazione salina del Mar Morto è di circa dieci volte superiore a quella dell’oceano: questo impedisce la sopravvivenza di ogni specie animale ed il suo nome deriva proprio da questa peculiarità.
L’elevatissima salinità del Mar Morto rende impossibile il nuoto: nelle sue acque si può solo galleggiare, a causa del peso specifico dell’acqua. Un’esperienza surreale, assolutamente da non perdere durante un viaggio in Giordania!
Il Mar Morto è noto poi fin dall’antichità per le sue straordinarie proprietà curative: la temperatura dell’acqua e la ricchezza di sali minerali, unita ad un clima straordinariamente asciutto, sono ideali per vari patologie, come l’artrite, la vitiligine e la psoriasi. Se invece desideri semplicemente qualche momento di relax puoi approfittare dei trattamenti ai fanghi, ideali per ogni tipo di pelle: si trovano infatti lungo la spiaggia dei vasi in terracotta con fanghi da spalmare sulla pelle. Sembra che anche Cleopatra venisse qui per prendersi cura della sua pelle!
Lungo le rive del Mar Morto sorgono numerosi hotel di ogni categoria, per soddisfare ogni tipo di esigenza: alcuni hanno spa interna e piscine molto scenografiche, per trascorrere giorni all’insegna del relax.
Se sei invece interessato alla storia il Mar Morto è una delle cose da vedere in Giordania per la sua vicinanza a luoghi davvero interessanti, primo tra tutti il sito del Battesimo di Gesù, Betania, che si trova sulla riva orientale del fiume Giordano a breve distanza dal mar Morto. Anche Madaba è un sito molto interessante, con i suoi mosaici e i suoi negozi di artigianato locale.
Si ritiene che il Mar Morto sia destinato a scomparire intorno al 2050, poichè il suo livello diminuisce di circa un metro all’anno: è stato però progettato un canale lungo 180 km per portare acque dal Mar Rosso e salvaguardare così un luogo unico al mondo.
Deserto del Wadi Rum, la Valle della Luna
Il Wadi Rum è una valle scavata nei secoli nella sabbia, conosciuta anche come “Valle della Luna”: questo sito, dichiarato Patrimonio Unesco nel 2011, è una delle zone più spettacolari della Giordania, assolutamente da non perdere durante un viaggio in questo straordinario Paese. Il Wadi Rum è una immensa distesa di sabbia rossa su cui si stagliano colline di arenaria: uno scenario quasi surreale, divenuto celebre sfondo a film come Lawrence d’Arabia, Indiana Jones e Star Wars.
Situato a circa 300 km dalla capitale e a 120 km da Petra, il Wadi Rum è patrimonio dell'umanità UNESCO: abitato fin dall’antichità, come testimoniano oltre 30.000 incisioni rupestri che si possono ammirare sulle pareti rocciose durante le visita guidate, è una delle destinazioni da non perdere durante un viaggio in Giordania. Il deserto è visitabile in ogni periodo dell’anno, anche se in estate le temperature diurne possono essere molto elevate ed in inverno la temperatura può scendere considerevolmente, in particolar modo durante le ore notturne.
Le cose da fare nel Wadi Rum sono moltissime, dalle passeggiate alle escursioni in cammello o in 4x4, dalle scalate ai trekking.
- Le passeggiate a dorso di cammello accompagnate dai beduini sono molto suggestive soprattutto all’alba e al tramonto, quando le dune rossastre si accendono di mille sfumature di arancio.
- Se invece ami la velocità, non perdere una gita in 4 x 4 che ti porterà negli angoli più nascosti del deserto: potrai ammirare le straordinarie dune rosse e gialle, in un contesto straordinario.
- Gli amanti dell’avventura possono dedicarsi al trekking e anche al canyoing, dove immergersi in piscine naturali scavate nalla roccia, ed intraprendere la salita al Jebel Umm Ad Dami, la montagna più alta della Giordania, alta 1854 metri e raggiungibile in circa 2 ore.
- Se desideri un’esperienza assolutamente unica opta per un sorvolo in mongolfiera, da cui ammirare il deserto in tutta la sua straordinaria vastità.
Una delle esperienze più emozionanti da fare nel Wadi Rum è poi quella di dormire in un campo tendato nel deserto, circondati solo dal silenzio e da un cielo straordinario: le possibilità sono moltissime, da sistemazioni più semplici a romanticissime bolle trasparenti da cui ammirare le stelle.
Ci sono poi alcuni punti panoramici di assoluto interesse: il più iconico è sicuramente quello denominato “Sette pilastri della saggezza”, definiti così da Lawrence d’Arabia. Per una prospettiva inedita del deserto, scala la grande duna rossa di Anfashieh, alta circa 20 metri, dalla quale si gode di una vista mozzafiato, oppure il ponte di roccia denominato Umm Fruth, al quale si accede attraverso un ripidissimo percorso di circa 10 minuti.
Amman: la capitale
La capitale della Giordania è un luogo ricco di fascino, che mescola antico e moderno, tra suq colorati e grattacieli, rovine romane e gallerie d’arte, centri commerciali e moschee. Conosciuta come “la città bianca”, ospita circa la metà della popolazione del Paese ed è quindi vivace e affollata: una passeggiata tra le sue vie, dove si alternano salite e discese, sorprende ad ogni angolo. Inizia dalla parte antica di Amman, dalla Cittadella, che sorge sulle alture di Jabal Al Qala'a, il colle dal quale si gode di una splendida vista, dominata dai resti del Tempio di Ercole e dal Palazzo degli Omayyadi. Prosegui quindi verso il Teatro Romano, ancora oggi utilizzato per numerosi spettacoli ed eventi, risalente al II secolo; accanto ad esso sorge il Ninfeo, i resti di una grandiosa fontana pubblica del medesimo periodo storico. Parti da qui per esplorare i tradizionali mercati di Amman: i souq sono tradizionalmente divisi per categoria merceologica, quindi si trovano frutta e verdura, abiti tradizionali, oggetti di artigianato e gioielli lungo le strade che conducono alla piazza principale, Piazza Al Hussein, dove si trova l’imponente moschea di Al - Husseiny, risalente al 640.
La parte moderna di Amman è invece Al Abdali, dominata da svettanti grattacieli e da zone pedonali ricche di centri commerciali: si trova in questa zona anche la celebre Rainbow street, dove trovare locali e ristoranti per tutti i gusti, animata in ogni ora della giornata. Simbolo di Amman, infine. è la moderna Moschea di Re Abdullah, l’unica della città aperta anche ai non musulmani, che si staglia con la sua caratteristica cupola azzurra.
Il Castello di Kerak: una fortezza crociata
La cittadina di Karak, lungo la Strada dei Re a sud di Amman, è un’antica roccaforte dei crociati: capitale del regno Moabito, poi conquistata dai Nabatei e dai Romani, passò infine sotto il controllo bizantino. La vivace cittadina, animata soprattutto dai turisti che giungono per ammirarla, è dominata dal Castello di Kerak, situato su un’altura di circa 900 metri: costruito tra il 1141 e il 1161, in pietra e mattoni, ha una pianta di forma rettangolare che si sviluppa su una lunghezza di 220 metri. Le sue imponenti mura cingono un complesso assolutamente da vedere durante un viaggio in Giordania: entra dalla monumentale Porta Ottomana, per poi seguire il percorso attraverso le maestose torri, gli alloggi dei soldati, le cucine con le macine in pietra. Dagli ampi cortili si gode di una vista mozzafiato sulla valle del Giordano: si dice che da qui il crudele Rinaldo di Chatillon gettasse i suoi nemici. Al termine della visita del castello non perdere lo straordinario annesso museo archeologico, che custodisce tesori antichissimi.
Poco lontano dal castello si trova anche il santuario dedicato al profeta Noè.
I castelli del deserto: testimonianze di un passato glorioso
Nella zona orientale del Paese, a circa 250 km da Amman, si trovano i Castelli nel deserto, antiche fortezze Omayyadi incastonate tra la sabbia e la roccia, assolutamente da vedere durante un viaggio in Giordania. Questi edifici non erano forti militari, bensì residenze dei principi del deserto: nell’area dei castelli si trovano i resti di circa 30 costruzioni, dei quali soltanto 10 sono tuttora in buono stato.
Il primo castello giungendo da Amman è il Qasr Al Hallabat, edificato sui resti di una fortezza romana dal califfo Hisham Ibn Abd al -Malik nel VIII secolo: dotato di cisterne per l’acqua, il complesso aveva anche una moschea e dei bagni pubblici, oltre ad essere decorato con affreschi e stucchi. Il complesso di Qasr Hammam As Sarah invece è un edificio termale, con un impianto idraulico straordinariamente all’avanguardia per l’epoca, con dispositivi per il sollevamento dell’acqua.
Costruito in pietra basaltica nera, il castello di Qasr Al Azraq fu utilizzato anche come avamposto militare, citato anche da Lawrence d’Arabia nel suo “Sette pilastri della saggezza”, poichè qui si stanziò nell’inverno del 1917 durante la rivolta araba. Il castello, che si sviluppa su tre piani, è celebre per la straordinaria porta di granito scolpito, del peso di tre tonnellate, attraverso la quale si giunge al cortile dove si trovano le tracce di antichi giochi da tavolo.
Il più celebre e fotografato dei castelli, patrimonio dell’umanità UNESCO, è il Qusayr Amra, di dimensioni contenute: si trovano qui affreschi con donne nude intente a pulirsi il corpo, un raro esempio di arte islamica che vieta le raffigurazioni umane. Gli affreschi riproducono la vita di un antico caravanserraglio, punto di appoggio per i viaggiatori beduini. Più antico è invece il Qasr Al Kharana, dalla forma di un forte con torri, utilizzato anticamente come palazzina di caccia. Il suo pozzo fu per secoli l'unico ad approvvigionare acqua nel raggio di 70 km.
Se infine decidi di trascorrere qualche giorno di relax puoi scegliere un resort sulle cristalline acque di Aqaba, autentico gioiello sul Mar Rosso! Qui potrai scegliere tra lussuosi resort all inclusive o hotel più semplici, per godere di un'atmosfera speciale e delle incredibili bellezze della Giordania.
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