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Cosa vedere e cosa fare sull'isola di Miyajima

30 dicembre 2022

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Isola Miyajima

L’immagine del maestoso portale color vermiglio che si leva sull’oceano evoca l’essenza stessa del Giappone: Miyajima, l’isola sacra, è una una meta da non perdere durante un viaggio un viaggio in GiapponeSpiritualità, natura e storia si fondono in questo luogo che sembra sospeso nel tempo e che mantiene inalterato il suo fascino nonostante sia una delle località più visitate del Giappone, celeberrima fin dall’antichità. Un’isola da conoscere in tutte le sue sfaccettature, tra santuari scarlatti, cervi sacri e foreste incontaminate, e degustare le migliori ostriche del Paese. 

Cosa vedere nell'isola di Miyajima?

Situata al largo della baia di Hiroshima, da cui dista pochi minuti di traghetto, l’isola di Miyajima si chiama in realtà Itsukushima ed è uno dei luoghi più riconoscibili del Giappone: il suo caratteristico Torii scarlatto che sembra galleggiare sull’acqua seguendo il ritmo delle maree è divenuto un’autentica icona, protagonista nei secoli passati di numerose opere d’arte ed oggi di migliaia di scatti fotografici.
Il nome Istukushima significa “isola custodita”: considerata talmente sacra da non poter essere calpestata, ha visto sorgere il suo santuario shintoista e la sua porta direttamente sull’acqua, in modo che il suo suolo non fosse corrotto da nessun piede umano.

Conosciuta oggi con il nome di Miyajima, ovvero “isola del santuario”, ospita una popolazione di circa 2000 abitanti ed una nutrita colonia di cervi Sika in libertà, considerati messaggeri degli dei, ed attira numerosi visitatori con le sue meraviglie architettoniche e naturali. 

Il Torii di Miyajima

Il Torii, la porta laccata di rosso vermiglio che sembra sospesa sul mare, è il simbolo dell’isola: come da tradizione shintoista separa la sfera dell’umano da quella del divino, permettendo a chi lo varca di purificarsi al cospetto dei kami, le divinità shinto.

Durante l’alta marea si può attraversare in barca, mentre con la bassa marea è raggiungibile camminando sulla candida sabbia del fondo oceanico, in un continuo gioco di riflessi che rende questo scenario unico ed estremamente romantico: imperdibile durante un viaggio di nozze in Giappone.  Alto quasi 17 metri, il Torii in legno di canfora è stato riedificato negli anni: quello attuale risale al 1875 ed è stato recentemente riportato al suo antico splendore dopo un accurato restauro durato circa due anni. 

Il santuario di Itsukushima

Patrimonio dell’umanità UNESCO, il santuario di Itsukushima si erge maestoso sull’isola con il suo caratteristico color vermiglio, quasi galleggiando sulle onde. Il santuario, dedicato agli dei protettori delle calamità marine, è stato ricostruito nei secoli ed ha origini antichissime: risale infatti al VI secolo, anche se la struttura oggi esistente è una ricostruzione settecentesca del santuario del 1168, edificato dal condottiero Tairano Kiyomori. Poiché l’isola era un luogo sacro a cui era vietato accedere, il santuario è interamente costruito su palafitte, in modo che i fedeli potessero pregare senza violare la sacralità del luogo. La struttura del santuario è evidente durante la bassa marea, mentre nei periodi di alta marea sembra letteralmente galleggiare sull’acqua. Anche oggi l’isola mantiene la sua sacralità, tanto che non è permesso né nascere né morire: per questo le donne in gravidanza ed i malati terminali vengono condotti sulla terraferma.

Escursioni sul Monte Misen

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Monte Misen

 

La vetta più alta dell’isola, il Monte Misen, è alta 535 metri e nelle giornate terse regala vedute mozzafiato sul mare interno e sulla città di Hiroshima. Per raggiungerla si può optare per tre diversi sentieri che attraversano la foresta primordiale o per un breve tragitto in funivia che offre una meravigliosa veduta aerea di questo “museo botanico naturale”.

Il sentiero più semplice e panoramico parte dal tempio Daishoin, mentre quello più impegnativo e ripido si chiama Momijidani: il tempo di percorrenza di entrambi è di circa due ore e non è difficile imbattersi nei cervi che popolano la foresta. Era possibile fino a qualche tempo fa avvistare le scimmie selvatiche, ma a causa della sovrappopolazione sono state trasferite sulla terraferma.
Lungo il tragitto si possono ammirare templi suggestivi come quello di Daishoin, edificato nell’806 da Kobo Daishi, fondatore del buddhismo Shingon, che si trova ai piedi del monte.

Senjokaku, il famoso Santuario di Hokoku

Alle spalle del più celebre santuario di Itsukushima, immerso nella vegetazione della collina, sorge il Santuario Hokoku, conosciuto anche con il nome di Senjokaku, cioè “padiglione dei 1000 materassi”: questo perché l’edificio principale ha una grandezza di circa 1000 tatami.

La sua edificazione iniziò nel 1587, ma non fu mai ultimato: Toyotomi Hideyoshi, uno degli unificatori del Giappone, lo aveva commissionato come luogo per recitare i sutra in memoria dei caduti in battaglia, ma morì prima del termine dei lavori. Nessuno dei suoi eredi salì al potere e il santuario rimase incompiuto, assumendo un’aura davvero suggestiva. Le pareti sono infatti spoglie, non esiste un ingresso principale, ma l’interno è ricco di decorazioni e mosaci che raffigurano scene sacre e di battaglia. 
Nei pressi del santuario di Senjokaku si trova la meravigliosa Pagoda a Cinque piani, alta circa 27 metri: realizzata nel 1407, ancora prima dell’edificazione del santuario, ospita il Buddha della Medicina e richiama nel suo stile elementi dell’architettura cinese. 

Come arrivare a Miyajima e in quali hotel alloggiare

L’isola di Miyajima è facilmente raggiungibile dalla città di Hiroshima in treno e in traghetto; Hiroshima è facilmente raggiungibile in treno sia da Kyoto che da Osaka, tappe d’obbligo durante un viaggio in Giappone. Dalla stazione di Hiroshima si arriva con la linea JR Sanyo alla stazione di Miyajimaguchi in circa mezz’ora, per poi traghettare sull’isola con una panoramica traversata di 10 minuti. Il santuario si raggiunge a piedi con una piacevole passeggiata di pochi minuti.

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ryokan

 

Sull’isola esistono molte possibilità di alloggi, ma il consiglio per immergerti in questo luogo così magico è quello di soggiornare in un tradizionale ryokan con stanze in stile giapponese e onsen: puoi scegliere tra sistemazioni di lusso o più semplici, tra le quali il celebre ryokan che ospitò anche l’imperatore, un posto speciale perfetto soprattutto per un viaggio di nozze.
Miyajima è famosa per essere la patria delle ostriche, che vengono servite in infiniti modi diversi: sono innumerevoli i ristoranti dove gustare questa squisita specialità. Non perderti il dolce tradizionale, il Momiji Manju, a forma di foglia d’acero ripieno di marmellata di fagioli rossi.

Il paesaggio di Miyajima ti regalerà emozioni incredibili durante il tuo viaggio in Giappone!

Pescatore impressionato

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