GIORNO 1
Partenza con volo dall’Italia per l’Argentina e la città di Buenos Aires. Pasti e pernottamento a bordo.
GIORNO 2
Arrivo in aeroporto e trasferimento in città. Sistemazione in hotel. Giornata a disposizione per visitare la cosmopolita ed esuberante Buenos Aires ed i suoi luoghi più celebri, come la Plaza de Mayo su cui si affacciano la Casa Rosada di Eva Peron e la Catedral Metropolitana. Una passeggiata nell’elegante quartiere della Recoleta e una visita del popolare barrio de La Boca rivelano due delle molteplici anime di questa immensa metropoli, dove echeggiano giorno e notte le passionali note del tango. Per trascorrere una piacevole serata scegli il quartiere alla moda di Palermo o il più romantico San Telmo. Pernottamento in hotel.
GIORNO 3
Trasferimento in aeroporto e volo per Salta, meravigliosa città coloniale della zona preandina conosciuta come “La linda”, cioè “la bella”, per il suo straordinario patrimonio artistico e culturale. Tempo a disposizione per visitare la città, con i suoi interessanti musei, i suoi colorati edifici e le sue piazze alberate. Da segnalare in particolare la Plaza 9 de Julio, la Cattedrale, il Cabildo, sede dell’autorità spagnola. Nel Museo Archeologico di Alta Montagna sono esposte alcune mummie rinvenute nella Puna.Trascorri una divertente serata in una delle tipiche peñas, i locali dove si gustano pietanze tradizionali accompagnati da musica folklorica dal vivo. Pernottamento in hotel.
GIORNO 4
Primo giorno di tour del Nord Ovest argentino: partenza alla volta di Molinos, attraversando il suggestivo paesaggio della Valle del Calchaquì e la Cuesta del Obispo, scenografica strada che si inerpica a zigzag sulle colline. Visita del Parco Nazionale Los Cardones, dove i cactus giganti raggiungono anche i tre metri di altezza stagliandosi su un paesaggio brullo e selvaggio, circondato da montagne che superano i 5000 metri. Il parco è la seconda foresta di cactus al mondo per numero di esemplari. Arrivo nella accogliente Molinos, con la barocca chiesa coloniale, dove sembra di essere tornati indietro nel tempo. Possibilità di visitare una riserva di vigogne, i mammiferi tipici del luogo. Pernottamento in hotel.
GIORNO 5
Trasferimento verso Cafayate, rinomata per i suoi vigneti, lungo la carretera 68 attraversando scenografici panorami in altura. Lungo il tragitto sosta per ammirare la Quebrada de Las Flechas, dove in un paesaggio arido e desolato svettano formazioni rocciose che ricordano delle frecce puntate verso il cielo. La visita prosegue alla Quebrada de las Conchas, dichiarata Monumento naturale dall’Unesco per le particolari formazioni geologiche modellate dall’erosione e che sono di un intenso color arancio. Arrivo a Cafayate: nella piacevole cittadina dalla tradizione coloniale e celebre per la produzione dell’eccellente vino Torrontés. Da non perdere, una degustazione in una delle innumerevoli bodegas. Pernottamento in hotel.
GIORNO 6
Partenza verso sud lungo la mitica Ruta 40. Questa sezione della strada coincide con il Camino del Inca che dall’Argentina prosegue fino in Perù; sul percorso si incontrano rovine archeologiche sia Inca che di popolazioni preincaiche. Quilmes è il principale sito archeologico argentino, dove circondati da un paesaggio incantevole si visitare le labirintiche rovine pre-ispaniche che ti permettono di immaginare quale l’importanza strategica ebbe questa posizione. Proseguimento per Hualfin, un villaggetto agricolo sorprendentemente immerso nel verde che vanta una cappella del 1770 e dove la strada inizia a salire di quota per giungere nel territorio della Puna Argentina, l’altopiano dove si estende il deserto d’alta quota, con un’altitudine media di 3.500 metri. Arrivo a El Peñon, piccolo villaggio a 3.400 metri di altitudine, un luogo di straordinaria tranquillità nel cuore della regione del Catamarca, circondato dalla Cordigliera delle Ande. Pernottamento presso la locale “hostaria”, un piccolo ed affascinante lodge.
GIORNO 7
Giornata dedicata alla scoperta dei paesaggi mozzafiato della Puna, un deserto primordiale costellato di vulcani conici, lagune che ospitano particolari tipi di alghe che conferiscono all'acqua colorazioni molto inusuali, bianchissime dune di pietra pomice e saline. Escursione in 4x4 al Campo de Piedra Pomez, una surreale distesa bianca con dune candide che creano un paesaggio lunare. Qui gli agenti atmosferici hanno scolpito le forme creando un gigantesco labirinto di torrioni rocciosi in parte sommersi dalle sabbie. Durante l’inverno australe è possibile ammirare la Laguna Grande popolata di migliaia di fenicotteri rosa, mentre la zona del Vulcano Galan regala un paesaggio primordiale e quasi spettrale dagli incredibili colori. Rientro a El Peñon e pernottamento.
GIORNO 8
Si attraversa oggi l’autentico cuore del deserto andino, ad altitudini comprese tra i 3500 e i 4500 metri. Si parte da El Penon lungo una pista che si snoda lungo campi di lava, saline e montagne d’argilla rossa fino ad Antofagasta de la Sierra. Da qui si prosegue verso la Quebrada de Calalaste, habitat di branchi di vigogne, e Vega Colorada, alpeggio dove nidificano uccelli andini. Dopo una sosta ai remoti villaggi di Antofalla e Antofallita, abitati da pastori, si prosegue per il Salar de Antofalla, dove si ammira lo straordinario Cono de Arita, che sui staglia nero contro il bianco del deserto di sale. Arrivo a Tolar Grande e sistemazione in hotel o guest house. Pernottamento.
GIORNO 9
Intera giornata dedicata all’escursione nel selvaggio deserto di sale andino: si attraversa il Salar de Arizaro, il secondo più grande al mondo, e dal paesaggio quasi marziano, per arrivare al villaggio fantasma di Mina Casualidad, a 4200 metri di altitudine, dove un tempo si lavorava lo zolfo proveniente dalla località di Mina Julia, 1000 metri più in alto. Se le condizioni della strada lo permettono è possibile salire fino i 5200 metri del vecchio villaggio, che offre panorami dai colori incredibili dovuti ai numerosi minerali presenti sulla montagna. Attenzione: per arrivare a queste altitudini occorre un’ottima forma fisica. Rientro a Tolar Grande passando per la vecchia stazione abbandonata di Caipe, da cui partivano i treni che trasportavano i minerali. Pernottamento.
GIORNO 10
Partenza da Tolar Grande alla volta delle cristalline pozze d’acqua chiamate Ojos del Mar, che brillano nel bianco accecante del sale che ricopre il suolo. Si prosegue poi lungo il Deserto del Labirinto, un vero e proprio labirinto di formazioni argillose dall'intensa colorazione rossa, erose dal vento e dell’acqua, per arrivare a San Antonio de Los Cobres, villaggio celebre per l’artigianato tessile. Si continua per le Salinas Grandes, dove si osserva un radicale cambio di paesaggio, ora dominato da sconfinate distese di sale a 3500 metri di altitudine e dove si possono osservare le tecniche di estrazione tradizionali. Si esce infine dalla Puna percorrendo vertiginosi tornanti, lasciando i 3500 metri dell'altipiano, per raggiungere Purmamarca oltre 1000 metri più in basso. Pernottamento in hotel.
GIORNO 11
Partenza da Purmamarca per visitare lo straordinario Cerro de los Siete Colores, una collina con pareti dai colori incredibili che sovrastano il villaggio. La stupefacente gamma di colori si è creata creata grazie alla sedimentazione in sequenza di depositi marini e fluviali. Proseguimento per Tilcara, per visitare le rovine pre–incaiche risalenti alla tribù Omaguaca circondate da cactus giganti, e per il tradizionale villaggio di Uquia, per raggiungere poi la Quebrada di Humahuaca, con le sue formazioni geologiche multicolori, dichiarata patrimonio UNESCO. Si riparte poi per tornare verso Salta: lungo la strada un cippo segnala l’attraversamento del Tropico del Capricorno. L’arrivo a Salta conclude l’itinerario nella Puna Argentina. Sistemazione in hotel e pernottamento.
GIORNO 12
Trasferimento in aeroporto e volo per Puerto Iguazù, Sistemazione in hotel nei pressi del Parco Nazionale di Iguazù, un paradiso tropicale dalla vegetazione lussureggiante che ospita specie rare di piante e animali e le celebri cascate che segnano il confine tra Argentina e Brasile. Pernottamento.
GIORNO 13
Giornata dedicata alla visita delle maestose Cascate di Iguazù. Niente è in grado di preparare allo stupore che puoi provare di fronte ad una delle sette meraviglie naturali del mondo. Il fronte delle cascate si estende per oltre 2 chilometri e abbraccia tre stati e con una portata d’acqua di 1,9 milioni di metri cubi al secondo.
La visita ha inizio dal Centro Visitatori per assistere ad un filmato introduttivo sul parco nazionale. Attraverso speciali bus panoramici si raggiunge il Parco. La visita alle cascate avviene percorrendo a piedi i diversi sentieri che conducono a diverse fantastiche prospettive e ponticelli pedonali si affacciano sulle cascate. Sul lato argentino sono tre i percorsi che si possono effettuare: il circuito superiore, quello inferiore e il circuito della Garganta del Diablo. Tutti i percorsi fino alla cascata principale sono meravigliosi: le passerelle corrono a pochi metri sopra l’acqua del fiume Iguazú e collegano le tante isolette che sono rifugio di tantissimi uccelli ed altri animali.
Il boato delle 275 cascate echeggia nella giungla tra spruzzi ed arcobaleni: l’anfiteatro semicircolare delle cascate si ammira in ogni sua angolazione grazie ad un sistema di passerelle e sentieri. Il salto più alto, la Garganta del Diablo, precipita per 70 metri con una portata d’acqua pazzesca, descritta a volte come un oceano che scompare in un abisso e può essere raggiunto anche grazie ad un treno ecologico. È inoltre possibile esplorare entrambi i versanti della cascata, brasiliano ed argentino, ed avvicinarsi al fronte delle cascate a bordo di un gommone. Pernottamento in hotel.
GIORNO 14
Trasferimento in aeroporto a Puerto Iguazù e volo per Buenos Aires. Arrivo in città e sistemazione in hotel. Tempo a disposizione per immergersi nuovamente nell’atmosfera vivace della città. Pernottamento in hotel.
GIORNO 15
Trasferimento in aeroporto e imbarco su volo per l’Italia. Pasti e pernottamento a bordo.
GIORNO 16
Arrivo in Italia.