Cosa si mangia in Messico?
10 ottobre 2024
6 Min di lettura

di Monica Nicolini, Consulente per viaggiare®
La cucina messicana è ricca e varia e nei suoi piatti raffinati si rivela una delle più importanti al mondo. Quando gli spagnoli invasero il paese esisteva già una ricca tradizione culinaria azteca e maya basata sui tanti e abbondanti prodotti offerti da una terra generosa. Molti alimenti che oggi in occidente consideriamo abituali, e a volte crediamo autoctoni, erano in realtà sconosciuti agli invasori europei mentre erano del tutto comuni nel menù degli indios americani: mais, tacchino, vaniglia, zucca, patata, pomodori, cacao, fagioli, peperoni sono solo alcuni degli ingredienti arrivati da oltre oceano e che ancora oggi non mancano mai sulle tavole dei messicani.
Nelle ricette della gastronomia tradizionale precolombiana tutto era miscelato con sapienza per creare piatti dal gusto intenso e speziato che bene si sono integrati con gli ingredienti della cucina spagnola. Da questa unione perfetta è nata e si è tramandata per generazioni fino ai giorni nostri la cucina messicana, esperienza culinaria unica e certamente da non perdere durante il tuo soggiorno oltreoceano. Ma cosa si mangia in Messico e quali sono i piatti tipici assolutamente da provare? Andiamo a scoprirlo
Cosa si mangia in Messico
Le ricette della cucina messicana sono una perfetta contaminazione fra la tradizionale cucina spagnola e quella indios. Una magia straordinaria che regala ai commensali sapori unici, forti e decisi, ma anche armonici ed invitanti. Una gastronomia ormai conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo che, consumata sul posto, regala emozioni speciali assolutamente da non perdere.
Cosa mangiare durante il tuo viaggio in Messico? Ovunque troverai tortillas, salse da intingolo di tutti i generi, mais e fagioli che sono la base del ricettario tradizionale, e una serie di specialità culinarie che si differenziano da regione a regione depositarie ognuna di piatti tipici particolari. Eccone alcuni esempi: i chili di carne, le fajitas e i burritos sono tipici della cucina TEx-Mex; negli altopiani centrali dominano le zuppe (pozoleos) e le tortillas farcite di formaggio, le enchinadas; sulla costa abbondano i piatti a base di pesce come il cevice, la deliziosa insalata di pescato marinato nel lime, inoltre cipolle e peperoncini verdi, una autentica esplosione di sapori di mare; la cucina dello Yucatan, di origine chiaramente maya, predilige ottimi piatti a base di carne di maiale e tacchino, tortillas farcite di uova e salse speziate.
Onnipresenti sono gli stuzzichini, i piatti tipici per eccellenza: tacos, quesadillas, banderillas, elote e i dolcissimi churros (solo per fare alcuni esempi) da gustare durante le numerose feste di paese o camminando per strada, esattamente come fanno i messicani che amano mangiare ad ogni ora del giorno e della notte! Infatti l’amore che questo popolo ha per la sua cultura millenaria passa anche attraverso la cucina e la venerazione del cibo.
Impressionante è il numero dei pasti consumati:
- la colazione (desayuno) si fa molto presto, spesso in una delle numerose piccole bancarelle che si trovano lungo le strade; a metà mattinata c’è lo spuntino che anticipa l’aperitivo intorno a mezzogiorno;
- nel primissimo pomeriggio il pranzo (el almuerzo) è costituito da pietanze leggere come carne o pesce mentre,
- se posticipato di qualche ora, diventa il pasto principale e porta il nome di “comida” costituita da piatti più sostanziosi ed elaborati; la cena serale ha solitamente un menù meno impegnativo ma sempre conviviale.
Il Messico è famoso anche per le sue bevande, prima fra tutte la birra che ben si adatta a smorzare i sapori forti e piccanti dei cibi, da gustare con una spruzzata di limone; nello stesso modo si gusta la tequila, acquavite dalla gradazione molto elevata ricavata dalla pianta di agave conosciuta in tutto il mondo come bevanda nazionale del Messico. Un’esperienza che non devi farti scappare durante il tuo soggiorno in Messico è quella di entrare in uno dei tanti “Juice bar”, luoghi simbolo per la preparazione delle freschissime spremute di frutta e verdura esotica, una vera delizia per il palato.
Piatti tipici dello street food messicano

La storia del popolo messicano passa anche e soprattutto dalla sua gastronomia. Fin dall’epoca precolombiana il mais e i fagioli hanno costituito la base delle ricette indios ed ancora oggi le due pietanze non mancano mai sulle tavole dei messicani.
Il susseguirsi della storia con l’arrivo degli invasori spagnoli ha contribuito non poco alla contaminazione dei piatti tipici, giovando a rafforzarne notevolmente la varietà e la ricchezza enogastronomica ed organolettica. Da sempre per i messicani il cibo non è unicamente destinato alla funzione primaria del mantenimento in vita ma, fatto com’è di ricette particolari, di tecniche di cottura e di tradizione, è molto molto altro: una simbologia, un rito collettivo che ricorda a tutti le importanti origini e il carattere di un popolo saggio e fiero, una storia tramandata di generazione in generazione che ancora oggi è orgoglio nazionale.
Per tutte queste ragioni l’Unesco ha deciso di dichiarare il ricettario culinario messicano patrimonio immateriale dell’umanità. Ed è proprio il ricettario tradizionale a suggerire tantissimi piatti che sembrano creati espressamente per la “comida callejera”, vale a dire il cibo da strada, il moderno street-food. Una cucina semplice, per tutte le tasche, ma ottima e saporita, una vera goduria! Alla base di tutto c’è sempre la farina di mais (ma in alcune versioni anche la farina di frumento) che, miscelata con lo strutto e l’acqua, si trasforma nella tipica schiacciata, la tortilla. Semplice e versatile è la base delle infinite ricette anche dello street-food moderno.
Dai banchi colorati dei mercati ai chioschi nei parchi, fino ai carretti sulla strada, ovunque si potranno assaggiare splendide e saporite meraviglie gastronomiche. Oltre agli immancabili e conosciuti tacos, le succulente enchinadas, le strepitose quesadillas, e non dimenticare la elote (le saporite pannocchie arrostite), i tamales (foglie di mais arrotolate e ripiene), i churros (dolci fritti unici e inimitabili da inzuppare nel cioccolato fuso), e si potrebbe continuare all’infinito. C’è solo l’imbarazzo della scelta, lo street food qui in Messico è un’esperienza unica e incredibile che non devi farti scappare!
Tacos

Cosa sono i tacos? I tacos nascono dall’unione della tortilla (la sottile sfoglia ricavata dalla farina di mais) e del ripieno che può essere di cane,
di uova, di verdure, di formaggio, il tutto da accompagnare con salse più o meno speziate. L’insieme degli ingredienti da vita a un prodotto talmente armonico da comporre un piatto perfetto per ogni ora della giornata.
La storia dei tacos ha origini antichissime e le prime fonti riportano alle tribù indigene che già in tempi remoti utilizzavano le tortillas di mais come portata principale del pasto. Il nome pare derivi dalla parola “tlahco” che tradotto significa “nel mezzo”, descrizione perfetta delle fasi di preparazione. Una delle tante leggende che ruotano intorno a questa iconica pietanza racconta che l’imperatore Montezuma avesse l’usanza di banchettare con le tortillas e di inzupparle nei piatti di portata a base di pesce e carne.
Da qui ha inizio la storia ricca di fascino di questa prelibatezza. Di certo si sa che sono le farciture a fare la differenza: nell’arco dei secoli, dai semplici fagioli delle tribù precolombiane fino agli ingredienti gourmet moderni, i tacos sono il racconto dell’evoluzione che ha caratterizzato la storia culturale del paese. È proprio la loro versatilità a rendere i tacos perfetti per ogni occasione e per tutti i tipi di palato tanto che negli anni sono diventati gli stuzzichini per eccellenza e uno dei piatti più iconici del Messico, un vero simbolo sociale e culturale. Ma come si mangia un taco? La prima regola è quella di non abbondare con la farcitura, la seconda di non mangiarlo mai con le posate. Il rito è quello di prenderlo con le mani sostenendolo stabilmente con le dita, inclinare la testa da un lato, morsicare con decisione la tortilla senza far uscire il gustoso ripieno e il gioco è fatto!
Una vera arte da imparare con perseveranza e assolutamente da gustare in compagnia! Ma quali sono le farciture più stuzzicanti? Il pianeta dei tacos è infinito e ogni regione, ogni paese, ogni famiglia hanno la loro ricetta personale. Ma per semplificare la tua esperienza ecco tre dei tacos più popolari. Il primo, il più conosciuto, è il “tacos al pastor” (una miscela perfetta di carne di maiale marinata con spezie ed ananas); a seguire il grande classico “tacos de carne asada” (carne di manzo grigliata con cipolle e coriandolo); infine una delizia a base di pesce il “tacos de pescado” (pesce fritto, cavolo saltato e una cremosa salsina).
Ti stai domandando come si preparano queste favolose pietanze? Non credere che sia una cosa facile. Come tutta la cucina messicana anche la semplicità di un taco ha una serie di regole precise da seguire che richiedono mani esperte per non guastare l’equilibrio degli ingredienti: cuocere alla giusta temperatura, aggiungere le spezie al momento preciso, distribuire il tutto sulla tortilla in maniera uniforme per poi piegarla a regola d’arte sono solo alcune delle sequenze fondamentali per garantirne la perfezione.
Enchiladas

Un’altra delle ricette simbolo della gastronomia messicana sono le succulente enchiladas. Le origini della pietanza sembrano anche in questo caso risalire all’antico popolo maya proprio perché alla base della loro preparazione c’è l’onnipresente tortilla (la piccola piadina fatta di farina di mais). La piccola schiacciata sudamericana è unita al ripieno di carne, formaggio e verdure, arrotolata completamente su sé stessa e servita gratinata o arrostita (ricordando così in un certo senso gli altrettanto conosciuti cannelloni italiani!).
Il tratto che contraddistingue le enchiladas è la salsa chili (“mole” in messicano), cosparsa in grande abbondanza sopra i rotolini prima della cottura. La ricetta della salsa prevede alcuni ingredienti base: aglio, cipolla, olio, peperoncino, pomodoro verde o rosso ai quali viene aggiunta una quantità variabile di spezie ( tale variabilità caratterizza la mano del cuoco). L’intingolo può essere più o meno piccante, fatto di sole verdure, o con l’aggiunta di avocado o panna acida. Le ricette del “mole” sono infinite, tutte con la caratteristica indiscussa di essere una vera delizia di equilibri tutti da assaporare.
Come spesso accade per le ricette messicane sono molte le varianti proposte per le enchiladas: la più famosa è la versione con il pollo, l’enchiladas rojas, seguita dalla enquiladas verdes e dalla suizas.
Fajitas

La Fajitas è un buonissimo piatto a base di strisce di carne saltate con peperoni e cipolla, dal gusto deciso. Nella versione moderna la ricetta prevede come ingredienti di base il manzo o il pollo, ma in origine era solo la carne bovina ad essere utilizzata.
La storia della Fajitas parte dagli allevamenti messicani ed è in pieno stile tex-mex. I vaqueros (i cowboys messicani) mangiavano la parte di scarto della pancia della mucca, la falda, tagliata a pezzetti cotti sulla griglia e conditi con verdure e spezie. Una ricetta decisamente deliziosa a cui diedero il nome di Fajitas e che ebbe un successo incredibile.
Per cucinare la Fajitas bisogna marinare le striscioline di manzo o di pollo nella birra e nelle spezie per poi cuocerle sulla griglia ben calda insieme ai peperoni e alle cipolle. Una volta cotte vanno condite con olio, sale, pepe, lime e servite accompagnate dalle inseparabili tortillas. Come spesso accade nella cucina messicana ogni regione possiede le sue varianti e non esiste una vera ricetta originale.
Si possono mangiare Fajitas più o meno piccanti, con salse di panna acida, altre con gli spiedini, versioni vegetariane con uovo e formaggio; alcune ricette prevedono le tortillas servite a parte,altre come involucro. Infinite varianti per una pietanza straordinariamente buona
Quesadillas

Un altro buonissimo esempio di street-food messicano sono le Quesadillas. Il nome ne suggerisce l’ingrediente principale: “queso” in lingua spagnola si traduce come formaggio. Le Quesadillas infatti sono tortillas ripiene di formaggio con l’aggiunta di altre verdure come i funghi, i fiori di zucca, le patate, ma possono anche essere farcite con carne di manzo o di pollo.
Due le principali ricette che si differenziano per la scelta della base di tortilla e per la forma: una è fatta con la classica farina di mais, piegata a metà; l’altra, chiamata Quesadillas Gringas, è prodotta con farina di frumento chiusa come un panino e dal ripieno esclusivamente di carne.
Pozole

Il Pozole, la zuppa simile ad uno stufato a base di mais e carne di maiale, è senza dubbio uno dei piatti più rappresentativi della tradizionale cucina messicana. Il conviviale piatto è talmente famoso ed apprezzato da essere diventato il simbolo indiscusso delle feste, soprattutto durante le commemorazioni ufficiali del giorno di Natale e per i cenoni di Capodanno.
Deve le sue origini alle antiche civiltà precolombiane essendo stato quasi certamente uno dei piatti base della loro alimentazione. Gli indios consideravano la particolare zuppa un piatto sacro e anche curativo. In origine la ricetta prevedeva un pestato di semi di mais bolliti e lasciati fermentare, una lunghissima preparazione con ingredienti molto ricchi di principi attivi, energizzanti ed antinfettivi, un vero toccasana! Oggi le ricette del Pozole sono più di una, con procedimenti di realizzazione più veloci e moderni.
Tuttavia il sapore della ricetta originale, tramandata da generazioni, rimane quasi inalterato. Spalla di carne di maiale con la variante di pollo, mais, aglio, cipolla, spezie, tanto brodo sono la base della ricetta del Pozole, alla quale vanno aggiunti verdure e peperoncino. Le ricette ufficiali sono tre, leggermente differenti nel sapore dovuto all’aroma del brodo utilizzato. Vediamo quali sono le tre versioni, tutte da assaggiare:
- il Pozole Blanco è quello dal sapore meno deciso, il suo brodo fatto di osso di maiale non prevede l’aggiunta di peperoncino piccante;
- al contrario del classico Pozole Rojo, il cui caratteristico sapore piccante è dato dal gusto intenso del peperoncino rosso (vera delizia per palati forti);
- la ricetta della versione Verde prevede la carne di pollo, con l’aggiunta del più aromatico e profumato peperoncino verde nel suo brodo. Vuoi provare uno di questi piatti durante il tuo soggiorno? Entra in uno dei molti ristoranti altamente specializzati solo nel servizio del Pozole, le Pozolerias, chiedi consiglio al tuo consulente per viaggiare Cartorange, non te ne pentirai!
Banderillas

Uno degli snack protagonisti in assoluto di aperitivi, feste ed eventi mondani messicani sono le Banderillas, spuntino delizioso e semplicissimo da preparare ma di grande effetto! Cosa sono esattamente? Non esiste una vera ricetta codificata, anche se la ricetta originale prevede una salsiccia infilzata sul bastoncino da spiedino, quindi impannata e infine fritta, una leccornia croccante e succulenta.
Come in tutte le tradizioni anche in questo caso ci sono le numerose e comunque ottime versioni moderne nate dalla fantasia di moltissimi cuochi: la salsiccia spesso è sostituita dal wurstel, l’impanatura dalla pasta sfoglia, in alcuni casi sono le verdure ad essere infilzate.. nuove idee che comunque non cambiano la sostanza: le Banderillas sono una pietanza sempre assolutamente squisita. Le numerose salse piccanti rimangono l’accompagnamento che non può mancare durante il servizio, qualsiasi sia la versione scelta.
Il Messico, uno dei paesi più grandi al mondo; terra ricca di storia, di paesaggi naturali incredibili, di tradizioni tramandate da generazioni; una terra vittima di invasioni cruente che hanno lasciato tracce indelebili e dolorose; un paese che ha sofferto e che nel tempo ha saputo reagire e rinascere ed amalgamare culture differenti anche e soprattutto nell’arte culinaria. Una gastronomia unica, discendente rispettosa della millenaria tradizione e tuttavia capace di lasciarsi contaminare da nuovi sapori per reinventare straordinarie gustose specialità: tutta da assaporare!
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