10 cose da vedere in Marocco
24 gennaio 2025
7 Min di lettura

di Claudia Saredi, Consulente per viaggiare®
Il Marocco è un gioiello dal fascino esotico incastonato tra il Mediterraneo e l’Atlantico: un Paese che stupisce ed incanta con le sue atmosfere uniche e la sua varietà di paesaggi. Dal deserto sabbioso alle onde dell’oceano, dalle alte vette ai siti archeologici, dai mercati tradizionali ai ristoranti gourmet, il Marocco è la destinazione ideale per tutti coloro che si lasciano travolgere dalle sue meraviglie. Ecco 10 cose da vedere in Marocco.
1.Marrakech e la Piazza Jamaa el Fna

Tra palazzi storici e giardini segreti, souk animati e rooftop panoramici, Marrakech è una città capace di entrare nell’anima di chiunque la visiti, l’autentico cuore pulsante del Marocco. La Città Rossa incanta con le sue case di terracotta, il vociare dei mercati, i colori dei giardini, i palazzi storici e i rooftop dove ammirare il tramonto: se perdersi nei souk durante il giorno è l’attività preferita dei visitatori, è la sera che la città diventa davvero magica.
Il suo centro è la celebre ed animatissima piazza Jamaa el Fna: i fumi delle bancarelle che cuociono cibo tradizionale offuscano le performances degli artisti di strada, mentre incantatori di serpenti e venditori ambulanti gridano per attirare l’attenzione dei passanti. Da non perdere, una cena proprio qui, nelle bancarelle della celebre piazza: è una cosa assolutamente da vedere durante un viaggio in Marocco.
La visita della città non può non iniziare dalla celebre Madrasa di Ben Youssef, la scuola coranica più importante del Marocco: visitarla significa immergersi nella cultura più profonda di questo straordinario Paese. Sempre nella Medina, da non perdere è il Palazzo El Bahia, costruito a fine Ottocento dal Sultano Abdelaziz Si Moussa per essere l’edificio “più bello del mondo”, oltre 150 stanze che si alternano a sontuosi giardini. Poco lontano, le rovine del Palazzo El Badi raccontano della ricchezza incomparabile del Sultano Ahmed El Mansour, che vantava oltre 300 stanze decorate di materiali preziosi.
Fuori dalla Medina si trova invece un gioiello contemporaneo, il Giardino Majorelle: creato dal pittore Jacques Majorelle negli anni ‘30 come una sorta di laboratorio botanico con innumerevoli specie di piante provenienti da tutto il mondo, con particolare attenzione ai cactus, fu acquistato e ristrutturato dal designer Yves Saint Laurent e dall’industriale Pierre Bergè, che si trasferirono nell’incantevole residenza al centro del giardino, un capolavoro di Art Dèco dipinto di un blu cobalto che ha dato il nome ad una tonalità di blu intenso. Il Giardino è una cosa assolutamente da vedere durante un viaggio in Marocco: assicurati di prenotare con anticipo, perchè è sempre molto affollato e non si possono acquistare i biglietti in loco.
2.Fès e la sua Medina

La più antica delle Città imperiali è Fes, considerata la capitale della cultura marocchina: un crocevia tra Europa e Africa, fondata nel VIII secolo e custode delle tradizioni più antiche del Paese. La Città Vecchia è un labirinto di novemila vicoli circondati da mura: patrimonio UNESCO, vanta secoli di storia ed è un animato susseguirsi di souk colorati, minareti svettanti e hammam tradizionali, a cui si accede dalla porta Bab Boujiloud, con le inconfondibili piastrelle azzurre. Nel cuore della Medina sorgono le celebri concerie d Chouwara, assolutamente da vedere durante una visita della città: in questo luogo unico al mondo si assiste ad un processo artigianale immutato da secoli, dove tra l’acre odore della pelle conciata si possono guardare gli artigiani che lavorano dalle terrazze circostanti, in un tripudio di colori.
Nella Medina si trovano anche numerose scuole coraniche tradizionali, le Madrasa: luoghi di studio e di preghiera che testimoniano il patrimonio culturale della città. Visita la Madrasa Bou Inania, un maestoso edificio che ospita la scuola coranica fondata nel 1357, ma anche la Madrasa Seffarine e la Madrasa Attarine, antichi centri accademici di eccellenza che stupiscono con la loro architettura tradizionale ed i loro straordinari decori.
La Moschea di Al-Qarawiyyin risale invece all’859: un capolavoro di arte araba musulmana, con mosaici e stucchi, dall’atmosfera assolutamente speciale.
3.Il deserto del Sahara e l'Erg Chebbi

Il Sahara, il deserto più vasto del mondo, si estende per circa 20 km quadrati nel territorio marocchino, in un’area facilmente raggiungibile ed assolutamente da visitare durante un tour in Marocco. Le dune più alte del Marocco si trovano nell’Erg Chebbi, a circa 600 km da Marrakech, nei pressi di Merzouga: una distesa di sabbia dorata che sembra infinita, con dune alte fino a 150 metri che regalano un’emozione unica.
Il tour nel deserto è una cosa assolutamente da fare in Marocco: qui puoi avventurarti in un’escursione a dorso di cammello sulle dune, gustare una cena tradizionale sotto le stelle, ascoltare la musica dei beduini e pernottare in un campo tendato circondato solo dal silenzio della natura. Se preferisci i mezzi a motore potrai avventurarti con i quad nella sabbia, oppure in fuoristrada, mentre se vuoi una scarica di adrenalina dedicati al sandboarding, planando con la tavola sulle dune.
Qualunque sia l’attività che scegli, il tramonto nel deserto è semplicemente magico: un’esperienza da non perdere durante un viaggio in Marocco.
Se viaggi in primavera potrai assistere alla straordinaria formazione del lago del deserto, che attira numerose specie di uccelli.
4.La città blu di Chefchaouen

La graziosa città di Chefchaouen, circondata dalle montagne del Rif, è una delle preferite dagli appassionati di fotografia: è nota infatti per le sue pittoresche case dipinte di blu, che regalano alle strette stradine della Medina un’atmosfera quasi fiabesca.
Fondata nel 1471 come avamposto per contrastare le invasioni portoghesi, accolse nei secoli numerosi profughi ebrei e musulmani provenienti dall’odierna Andalusia, che costruirono case con balconcini, tetti a tegole e patio tipicamente spagnoli, dipingendole inizialmente con totalità di verde, colore legato alla tradizione musulmana.
Fino al 1920 la città restò inaccessibile ai cristiani e di fatto isolata, finché fu occupata dalle truppe spagnole: solo nel 1956 tornò ad essere territorio marocchino.
Non è nota la ragione per cui la città iniziò ad essere colorata di blu: forse furono gli ebrei ad iniziare a dipingere le case di un colore che simboleggia il cielo e quindi Dio, o piuttosto gli abitanti che volevano ricordare i colori del Mediterraneo. Altri sostengono che il blu sia il simbolo della cascata di Ras El Maa, che riforniva di acqua potabile la città, e non è escluso che la ragione sia anche quella di mantenere freschi gli ambienti nei mesi più caldi o di allontanare le zanzare.
Qualunque sia la ragione per la quale sia diventata blu, Chefchaouen ha un fascino unico: ha un’atmosfera tranquilla e rilassata, e le sue pittoresche stradine sono un invito a passeggiare perdendosi nei vicoli della Medina, lasciandosi sorprendere ad ogni angolo. Puoi visitare il Museo della Kasbah, per scoprire di più sulla regione e sulla città, o cercare souvenir e prodotti artigianali tipici, come i dipinti che raffigurano gli angoli della cittadina blu. Sali sulla torre della fortezza per ammirare lo straordinario panorama della città dall’alto, che si apre allo sguardo quasi come un mare. Appena fuori dalla Medina, il fiume sgorga in piccole cascate tra verdi colline, in uno scenario naturale che infonde una straordinaria tranquillità.
5.Le spiagge di Essaouira

La “Città Bianca” si trova a circa 150 km da Marrakech: una cittadina marittima con vivacità culturale straordinaria, amata da registi e musicisti, stregati dal fascino della medina che si tuffa nell’oceano. Una passeggiata nella sua labirintica Medina dalle mura candide è un’esperienza da non perdere durante un viaggio in Marocco: la sua atmosfera rilassata è un invito a lasciarsi sorprendere, tra ristoranti che servono pesce freschissimo e botteghe artigiane dove scovare souvenir interessanti.
In estate si tiene qui un festival musicale importantissimo, dedicato alla musica Gnaoua, un connubio di ritmi africani e berberi che danno vita ad una musica ipnotica, scandita dal suono dei sintir, un basso a tre corde, e dai crotales, le nacchere di metallo.
Il festival anima la città per qualche giorno, ma Essaouira, un tempo chiamata Mogador, è una tappa assolutamente da includere durante un viaggio in Marocco: le sue spiagge richiamano i kite surfers di tutto il mondo, attratti dal vento e dall’atmosfera ancora autentica di questa città.
6.Casablanca e la Moschea Hassan II

Se Marrakech è la città più popolare del Marocco, Casablanca ne è il motore economico: una metropoli frenetica e contemporanea affacciata sull’oceano, sorprendente nel suo connubio tra antico e moderno. Resa celebre dall’omonimo film del 1942, Casablanca è una città dove si uniscono tradizione e modernità, tra edifici art déco e gallerie d’arte, negozi di lusso e souk tradizionali.
La prima ed imperdibile tappa è la Moschea di Hassan II, inaugurata nel 1993, visitabile anche dai non musulmani: vanta il minareto più alto del mondo, ben 210 metri, ed è la moschea più grande del Marocco e la terza più grande del mondo, dopo quelle di Mecca e Medina. Costruita su un promontorio che si affaccia sull’oceano, può ospitare fino a 25000 fedeli al suo interno; interamente in cemento, è decorata in stile tradizionale marocchino.
Tra le cose da vedere a Casablanca spicca inoltre la Medina, con le sue architetture tradizionali, che fa da contraltare alla Città Nuova, la Ville Nouvelle, che si trova fuori dalle mura ed è punteggiata di architetture Art Dèco degli anni ‘30 che si fondono armoniosamente con lo stile tipico marocchino.
Da non perdere, inoltre, un’escursione sull’isola di Sidi abderrahman, raggiungibile a piedi, ed una passeggiata lungo al Corniche, il lungomare dove si susseguono locali e ristoranti di lusso con una vista strepitosa sull’oceano.
Se sei un appassionato di film nostalgici una tappa obbligata è il Rick’s Cafè, costruito per omaggiare il film Casablanca sulla falsariga del bar dove nasce la storia d’amore dei due protagonisti.
7.La città di Rabat

La capitale politica del Marocco, Rabat, è una delle città imperiali del Marocco: sospesa tra tradizione e modernità, si trova sull’Atlantico, a circa 320 km da Marrakech. Cuore della città è la Medina, circondata dalla Muraglia degli andalusi: tra colori vivaci e profumi inebrianti, concediti una pausa in un caffè caratteristico, prima di rituffarti nell’atmosfera del souk dove cercare gioielli, tappeti e oggetti di artigianato.
Una meta da non perdere è la Torre di Hassan, il complesso storico più famoso della città, distrutta da un terremoto e comunque mai terminata: il minareto doveva essere alto più di 80 metri nell’intenzione del Sultano Hassan, che ne ordinò la costruzione nel XI secolo, ma ne misura soltanto 40. Il sito è il simbolo della città, con le 360 colonne che dovevano sostenere una grandiosa moschea che non fu mai costruita.
Visita poi i giardini del Palazzo Reale e dirigiti verso il Mausoleo di Mohamed V, patrimonio UNESCO, dove si trovano le spoglie del primo re del Marocco unificato e dei suoi figli: costruito in stile arabo andaluso, affascina con le sue decorazioni elaborate.
Altro luogo da non perdere a Rabat è la Kasba degli Oudaia, antico quartiere fortificato arroccato sull’oceano, costruito per ospitare i monaci soldati che dovevano combattere la guerra santa contro gli spagnoli.
A Rabat è anche possibile rilassarsi in spiaggia: intorno alla città il mare è limpido e la sabbia dorata, e le onde richiamano l’attenzione dei surfisti che possono qui cimentarsi nel loro sport preferito.
8.Meknès e Volubilis

Meknes è forse la meno conosciuta delle città imperiali marocchine: circondata da colline verdi punteggiate di ulivi, è una cittadina affascinante e tutta da scoprire. Il cuore pulsante di Meknes è la Medina circondata da mura, che ha come centro Place El Hadim, la piazza dove trovare venditori di spezie e di prodotti tradizionali. Si trovano qui vicino l’imponente Mausoleo di Moulay Ismail, considerato uno dei sultani più importanti del Marocco, e la porta Bab el Mansour, la meglio conservata di tutte le città imperiali.
Situata ai piedi dell’Atlante, a breve distanza da Meknes, si trova poi il sito archeologico di Volubilis: la città, conquistata dall’imperatore romano Claudio nel 42 d.C, divenne prospera grazie alla coltivazione del grano e alla produzione dell’olio d’oliva. È proprio a questo periodo che risalgono gli edifici più significativi di Volubilis, di cui ora si ammirano i resti. La città venne poi abbandonata dai romani a seguito dell’invasione delle tribù berbere.
Il sito archeologico presenta oggi le rovine di edifici governativi e religiosi, delle Terme di Gallieno e del Campidoglio, nonchè della imponente Basilica, dove oggi nidificano le cicogne. Poco lontano dalla Basilica si ammirano i resti del Foro e dell’Arco di Caracalla, che rappresentava l’ingresso in città. Assolutamente da non perdere sono i mosaici delle ville romane: meravigliosamente conservati, rappresentano numerose scene tratte dalla mitologia. Il sito è visitabile in circa 2 ore ed è aperto dalle 8 fino al tramonto.
9.Le gole di Todra e Dades

Tra le cose da vedere in Marocco non possono mancare due spettacoli della natura: le Gole del Dades e le Gole di Todra, due canyon che si insinuano nell’Alto Atlante e che si trovano lungo la strada che collega Marrakech al deserto.
- La Valle del Dades, formata dall’omonimo fiume, è chiamata anche Valle delle Mille Kasbah: lungo la tortuosa strada che la attraversa si trovano infatti oasi e palmeti e piccoli centri abitati racchiusi da alberi di mandorlo e di noce che punteggiano il paesaggio lunare. La kasbah più celebre è quella di Skoura, mentre il punto di partenza della visita è Boumalne Dades, dove la strada inizia ad inerpicarsi lungo numerosi tornanti che regalano vedute spettacolari, fino al punto panoramico più suggestivo, nei pressi del bar Timzzillite, a circa 25 km di distanza dal punto di partenza.
- Se sei alla guida di un 4x4 puoi svoltare verso le Gole del Todra, scavate dal fiume Todra nel corso dei millenni: le spettacolari raggiungono i 160 metri di altezza e si può anche pernottare in alloggi scavati nella roccia. Le gole si possono percorrere a piedi con una breve passeggiata, ma ti consigliamo di arrivare la mattina presto per evitare affollamento e caldo.
10.Agadir

Affacciata sull’Atlantico, Agadir ha un clima piacevole tutto l’anno: anche nelle torride estati marocchine si trova qui un po’ di tregua dal caldo. La città fu distrutta dal terremoto nel 1960 ed è pertanto di recentissima costruzione: la zona più caratteristica è la Ancienne Talborjt, dove trovare edifici storici e atmosfera pittoresca.
Agadir è conosciuta soprattutto come meta balneare, adatta anche alle famiglie con bambini che trovano qui alcuni parchi zoologici interessanti come il crocodile park, dove osservare i coccodrilli.
La spiaggia della città è lunghissima: 10 km di arenile dorato, dove dedicarsi al relax ma anche a sport acquatici di ogni tipo. Agadir, e soprattutto la vicina cittadina di Taghazout, sono note per il surf: l’atmosfera qui è rilassata e tranquilla, perfetta per i surfisti di tutti i livelli.
Una classica escursione nei dintorni di Agadir è quella delle Cascate del paradiso, a circa 55 km dalla città: uno scenario assolutamente meraviglioso, con le cascate che sgorgano tra le rocce rosse circondate da una foresta lussureggiante.
Il Marocco è una destinazione che ti entrerà nel cuore!
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