Safari in Kenya: il mio diario di viaggio tra Maasai Mara e la grande Rift Valley

Il Kenya non è una destinazione, è un richiamo che ti entra nell'anima. Fin dall'arrivo, si capisce subito che questo Paese ti chiederà pazienza per le formalità e il traffico, ma ti ripagherà con una natura primordiale e un'abbondanza di fauna selvatica che non ha eguali. Questo è il racconto del nostro viaggio, un rapido ma intenso percorso che ci ha mostrato il cuore pulsante dell'Africa: dalla metropoli di Nairobi alla vastità impareggiabile del Maasai Mara.

Siamo atterrati all'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi. Devo subito segnalare che le formalità di immigrazione e doganale sono lunghe e occorre pazienza! All'uscita, però, l'accoglienza del nostro DMC (Destination Management Company) ci ha subito rassicurato, con un bel sorriso. I driver sono arrivati con jeep tutte logate e sia loro che la nostra guida erano molto gentili e preparati. Parlano tutti italiano, questo è sicuramente un grande plus per l'esperienza complessiva!

Nairobi: il primo abbraccio del Kenya

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La capitale del Kenya, Nairobi, è il punto centrale e punto di partenza di qualsiasi safari. Visto il traffico e la logistica, la scelta è stata di andare direttamente al Giraffe Centre.

Dalla struttura in legno rialzata (ad altezza giraffa), è possibile osservare le giraffe da vicino e dar loro da mangiare. È un'opportunità unica per entrare in stretto contatto con la specie più alta del mondo.

Il Giraffe Centre è la creazione dell'African Fund for Endangered Wildlife (A.F.E.W. Kenya), un'organizzazione keniota senza scopo di lucro che ha come scopo l'educazione dei giovani kenioti sulla fauna selvatica del loro paese e rappresenta un'esperienza ravvicinata, oltre a dare ai visitatori locali e internazionali l'opportunità di entrare in stretto contatto con la specie più alta del mondo, la giraffa.

Rift Valley e safari in barca: la natura più autentica

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Lasciandoci alle spalle Nairobi, abbiamo iniziato la spettacolare salita fino al bordo della Great Rift Valley, seguita da una drammatica e panoramica discesa fino al piano sottostante.

L'Imponenza della Great Rift Valley

La Great Rift Valley è una delle fratture più estese sulla superficie terrestre, un sistema lungo circa 6.400 km che si è formato per circa 30 milioni di anni. Gli altopiani offrono panorami mozzafiato, con dislivelli impressionanti.

Lake Naivasha: Safari in Barca

Abbiamo proseguito lungo il fondo della Rift Valley fino al Naivasha County Club nell'area di Lago Naivasha. All'arrivo, ci aspettava un fantastico giro in barca di un'ora sul lago. Questa è stata una grande opportunità per sperimentare e scoprire la moltitudine di animali selvatici e uccelli che abitano la zona, ma anche per avvicinarci alle numerose famiglie di ippopotami che colonizzano l'acqua. Un modo diverso, tranquillo e rilassante, di fare safari.

Qui comprendi subito che che il Kenya non è solo savana e animali, ma anche geografia spettacolare e paesaggi che raccontano la storia geologica del pianeta.

Lago Nakuru: il “lago rosa” tra fenicotteri, acacie e scenari sospesi

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Il Parco Nazionale del Lago Nakuru e si  trova a 140 km da Nairobi, nel Kenya centrale, all’interno della Great Rift Valley e copre un'area di 188 km². Il lago è poco profondo e con acque fortemente alcaline, dichiarato santuario degli uccelli nel 1960, diventando parco Nazionale nel 1968.

Le sponde del lago, infatti, sono circondate da un terreno paludoso che, evaporando durante la stagione secca, si trasforma in placche biancastre di sale. Questo fenomeno attira stormi di fenicotteri, per questo il Lago Nakuru è soprannominato "Il lago rosa".

Nella stagione delle piogge, invece, i fenicotteri sono pochi poiché migrati a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua.

A sud del Lago, il panorama è il classico paesaggio africano di savana, boscaglia e alberi di acacia. La Scogliera dei Babbuini, ad ovest del lago, è l'habitat preferito di molte delle specie animali che popolano il parco, un'area ricca di ecosistemi molto differenti.

Il Maasai Mara: L'Incredulità della Savana Infinita

Situata nel sud-ovest del Kenya (adiacente alle pianure del Serengeti), la Riserva di Maasai Mara è considerata la più grande riserva naturale dell'Africa nel cuore della Great Rift Valley. Appena si entra, la sensazione è di incredulità! La vastità e la luce sono impressionanti, così come la quantità degli animali che si vedono.

Il Regno del Leone e i Big 5

Il Maasai Mara è conosciuto come il Regno del Leone, ma non è difficile avvistare anche ghepardi, iene e altri piccoli predatori. I panorami sono mozzafiato: vaste pianure ondulate, colline e boschetti, tutte bagnate dal fiume Mara. 

Il parco è probabilmente la riserva migliore in cui avvistare  i cosiddetti BIG FIVE:
1. Leone
2. Leopardo
3. Rinoceronte nero 
4. Elefante africano
5. Bufalo africano

La popolazione di rinoceronti neri è considerata in serio pericolo, si pensi che nel 2000 si stimavano appena 37 esemplari. Fortunatamente, gli ippopotami sono numerosi e ci hanno regalato avvistamenti emozionanti lungo il fiume Mara e il fiume Talek. Purtroppo, anche i ghepardi sono considerati a rischio: è inevitabile riflettere su come il disturbo che noi turisti involontariamente creiamo durante la loro attività di caccia diurna possa essere un fattore. 

L'Attrazione della Grande Migrazione degli gnu

La ricchezza della fauna è subordinata alla grande attrazione del Maasai Mara, la Grande Migrazione degli Gnu, che avviene da luglio a settembre. In quel periodo, più di un milione e mezzo di gnu, insieme a più di trecentomila zebre, attraversano il fiume Mara in un corteo senza fine.

Volo in Mongolfiera e il Villaggio Maasai 

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Il Maasai Mara offre la possibilità di vivere il safari non solo in jeep, ma anche attraverso esperienze che ti lasciano il segno.
Sei di noi hanno voluto provare l’esperienza del volo in mongolfiera. La sveglia è a orari proibitivi (le 4 del mattino!), ma l'emozione di sorvolare la savana in silenzio, alle prime luci dell’alba, è un investimento che ripaga ogni costo. 
Al termine, una colazione indimenticabile in mezzo al bush. È un altro modo di fare safari, che completa perfettamente l'esperienza a terra.

Abbiamo anche visitato un villaggio tradizionale Maasai. 
La parte iniziale, con i canti e le danze interattive, è divertente. Certo, è un'esperienza turistica, ma offre un assaggio delle loro tradizioni (come l'accensione del fuoco e le costruzioni in fango). 

Cosa ho davvero capito del Kenya

Il Kenya non è un viaggio “semplice”. Le distanze sono lunghe, le strade complicate, il traffico impegnativo. Bisogna fare e disfare la valigia spesso, dormire in posti sempre diversi, svegliarsi presto ogni mattina.

Ma il Kenya è vita, energia, stupore continuo. È il viaggio che consiglierei a chi vuole:

• vedere animali che ha sempre e solo sognato,
• respirare il vento della savana,
• vivere giornate dense, vere, indimenticabili.

E allo stesso tempo non lo consiglierei a chi cerca comodità assoluta, ritmi lenti, silenzio e relax.
Per il cliente giusto, però, il Kenya è uno di quei viaggi che cambiano la prospettiva.