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Bio

Il viaggio è un’esperienza irrinunciabile, è energia pura, allarga gli orizzonti, nutre corpo e mente, mi fa sentire libera e cittadina del mondo. Ogni volta che progetto un viaggio sono animata da un entusiasmo travolgente e contagioso che mi accompagna alla scoperta di quella destinazione, nella scelta delle tappe e delle esperienze più significative, che possano regalare momenti e sensazioni indimenticabili, che rimarranno scolpiti nel cuore e nella memoria. Con questo stesso entusiasmo progetterò il tuo viaggio dei sogni, metterò a tua disposizione la mia esperienza e professionalità e darò forma ai tuoi desideri e alle tue aspettative, realizzerò per te un itinerario unico, meraviglioso e su misura: il tuo. 

Recensioni

Alberto
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TUNISIA

Valeria (di CartOrange) è stata straordinaria nell'organizzare la mia vacanza. Nonostante fosse a due giorni dalla sua partenza per un altro viaggio, è riuscita a chiarire i miei dubbi e organizzare tutto in modo impeccabile. È la seconda volta che viaggio con lei e sicuramente continuerò a farlo. G...

Valeria (di CartOrange) è stata straordinaria nell'organizzare la mia vacanza. Nonostante fosse a due giorni dalla sua partenza per un altro viaggio, è riuscita a chiarire i miei dubbi e organizzare tutto in modo impeccabile. È la seconda volta che viaggio con lei e sicuramente continuerò a farlo. Grazie Valeria per la tua dedizione e professionalità!

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Federica
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MALDIVE

La location parla da sola, l atollo che ci ha consigliato Valeria era perfetto per le nostre esigenze, la barriera corallina era vicinissima e spettacolare, ci siamo divertiti e rilassati. Ha superato le nostre aspettative!

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Valeria Melloni

Stati Uniti per veri foodies: cinque viaggi culinari a stelle e strisce

Stati Uniti per foodies: se profumi, sapori e tradizioni culinarie sono elementi di connessione con la cultura di un luogo e permettono di immergersi appieno nell’esperienza del viaggio, anche negli Usa si può partire in maniera insolita seguendo il gusto. Visit The Usa ha riunito cinque destinazioni gastronomiche alla scoperta dei sapori degli Stati Uniti, a partire dai peperoni arrostiti di Santa Fe, passando per la cucina tradizionale del New England e con un tocco di innovazione a Boston. Un viaggio piccante a Santa Fe, New Mexico La maggior parte delle strade di questa città nelle Rocky Mountain è dedicata al peperoncino. Gli abitanti del luogo si tramandano i semi come cimeli di famiglia e nella valle del Rio Grande si trova Hatch, la “Capitale mondiale del Cile“, la varietà autoctona del peperoncino. Le varietà verdi, da quelle medie fino alle più piccanti, vengono utilizzate in piatti come i chiles rellenos, peperoncini ripieni, in pastella o fritti, oppure si può sperimentare il peperoncino rosso, più dolce, spesso essiccato o in salse. La maggior parte dei venditori arrostisce i peperoni sul posto e quando viene posta la domanda “rosso o verde”, i viaggiatori possono rispondere “Christmas” per assaggiarli entrambi. Da provare è anche la specialità del New Messico, il cheeseburger al peperoncino verde, è stato anche realizzato un percorso ad hoc per scoprirlo in tutte le sue versioni. Tra le altre specialità locali troviamo i food truck messicani nella piazza del centro, il posole (stufato di maiale e mais macinato), il barbecue e il Santa Fe Chocolate Trail, dove i golosi possono provare antichi elisir in stile meso-americano. A settembre avrà luogo la Santa Fe Wine & Chile Fiesta, che celebra la scena culinaria della città con spettacoli di cucina, banchetti di chef ospiti, cene a base di vino e un tour in bicicletta tra le tappe gastronomiche. Zuppa di vongole a Boston, Massachusetts La prima tappa di ogni viaggio culinario nel New England inizia con il più antico ristorante degli Stati Uniti, la Union Oyster House di Boston, dove i buongustai possono assaporare specialità regionali come la zuppa di vongole, l’aragosta e le ostriche fresche. Il ristorante vanta un wall of fame con i suoi ospiti più celebri, tra cui Robin Williams, Meryl Streep e Al Pacino, oltre a essere tra i preferiti del presidente John F. Kennedy, che amava accomodarsi nella privacy della sala al piano superiore. Tra i piatti forti del menù, l’involtino di aragosta o i maccheroni all’aragosta. Chi invece non ha voglia di frutti di mare e vuole mettere alla prova la cucina italiana in sala Usa, può dirigersi verso il North End, anche noto come Little Italy, per esplorare il quartiere più antico di Boston, che ospita più di 100 ristoranti, caffè e panetterie di ispirazione italiana, come il Bricco, l’Assaggio o il Quattro, tutti di proprietà di Frank DePasquale, dove provare il sugo di pomodoro e polpette, una ricetta di famiglia, per poi concedersi un espresso e un cannolo dopo cena al Caffè Paradiso, in fondo alla strada, aperto tutti i giorni fino alle 2 di notte. Cena nel deserto a Scottsdale, Arizona Sullo sfondo delle Camelback Mountain, Scottsdale ospita una serie di chef che da tempo guidano la scena culinaria del posto. Tra di loro, Charleen Badman è considerato il protagonista della gastronomia locale, conosciuto per far risaltare la comunità agricola e contadina dell’Arizona con i menù stagionali del suo ristorante in centro, FnB. Charleen offre anche il primo assortimento di vini prodotti esclusivamente in Arizona per accompagnare i piatti di ispirazione locale. Al The Mission, lo chef Matt Carter propone i sapori di Spagna, Messico, Centro e Sud America nella Old Town di Scottsdale, con il guacamole preparato direttamente al tavolo e specialità come i tacos di spalla di maiale arrosto o i margarita al cetriolo e jalapeno. Per un clima più casual, Diego Pops propone ai clienti i sapori messicani tradizionali in chiave creativa con i nachos ai cavoli di Bruxelles. Il trionfo del Gumbo a Lake Charles, Louisiana In viaggio nel Sud Lake Charles – nel sud-ovest della Louisiana – merita sicuramente una sosta. Celebrando il patrimonio e la cultura cajun e creola, questa città serve i tipici gumbo, boudin e étouffée. Il ritrovo locale è Steamboat Bill’s on the Lake e propone il gumbo di gamberi e granchi e i gamberi jumbo del golfo delle farfalle; per un buffet a base di carne, Famous Foods offre ciccioli di maiale e salsicce boudin (tradizionalmente preparate con una miscela di porto, riso, cipolle, peperoni e condimenti insaccati). I più golosi possono scegliere poi tra una selezione di torte della tradizione da Mrs Johnnie’s Gingerbread House. Infine, chi cerca un festival foodies potrà visitare Lake Charles dal 14 al 17 settembre, quando ospiterà per la prima volta il Louisiana Food & Wine Festival. Rivoluzione culinaria del Bluegrass a Lexington, Kentucky A Lexington, in Kentucky, ad attendere i viaggiatori ci sono gli aromi dolci e salati della classica cucina del Sud. Si può iniziare il percorso in una residenza storica del 1800 trasformata in ristorante, l’Holly Hill Inn. Si tratta di uno dei sei ristoranti di Lexington di proprietà della chef Ouita Michel – soprannominata la “Martha Stewart del Sud” – e ha dato il via a una rivoluzione culinaria del Bluegrass quando è stato aperto nel 2001. Conta su prodotti provenienti dalle fattorie locali del Kentucky e un menù basato sulla stagionalità. In un viaggio in Kentucky poi non si può non provare il bourbon, distillato originario americano. Si possono scoprire le 18 più grandi distillerie del Kentucky lungo il Bourbon Trail, a Lexington e Louisville. E alla Bardstown Bourbon Company si potrà gustare una combinazione di comfort food del sud e una cantina di distillati che ospita più di 400 whisky americani d’annata.

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Pacifico, lo yacht di lusso Four Seasons Explorer salperà verso Palau

Il lusso di un Four Seasons ormai non si esaurisce nel soggiorno in hotel: il brand di alta gamma ha da tempo preso il volo – letteralmente – su un jet privato e ha anche iniziato a solcare le acque, sullo yacht Four Seasons Explorer, che si prepara a un nuovo viaggio da bucket list. Il 1° ottobre 2023, infatti, la Four Season Explorer salperà verso il remoto arcipelago di Palau, nel Pacifico occidentale. Con più di 340 isole di cui solo 9 abitate, una cultura antica 4.000 anni e una grande biodiversità marina unica, l’arcipelago di Palau agli appassionati di sport acquatici offre immersioni e snorkeling tra barriere coralline incontaminate e, sulla terraferma, escursioni nei villaggi per assistere alle danze tradizionali, ammirare la flora e la fauna più ricche della Micronesia e vivere una società che ha saputo, nei secoli, mixare influenze spagnole, tedesche, giapponesi e americane. L’arcipelago  di Palau comprende più di 600.000 chilometri quadrati di oceano e ospita oltre 1.400 specie di pesci e 500 di coralli. Nel 2009 è diventato il primo santuario al mondo dedicato agli squali; la laguna meridionale di Rock Islands, inoltre, è patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Tra i luoghi più affascinanti per le immersioni si possono citare Chandelier Cave con le formazioni di stalattiti, Helmet Wreck, relitto di una nave della Seconda Guerra Mondiale, Blue Corner, ricco di ventagli di gorgonie, e i canyon del Peleliu Wall. Lo snorkeling si potrà praticare anche grazie a escursioni guidate da biologi marini nel Jellyfish Lake, abitato da milioni di meduse ma innocue, nella zona di Clam City con tridacne giganti da 115 chili e nei Ngedebus Coral Gardens, nelle cui acque nuotano banchi di pesci multicolori e tartarughe. Diverse sono anche le escursioni a terra previste da Four Seasons Explorer, accompagnate da guide esperte, con visite programmate al più antico bai (edificio dove si riunisce la comunità) del Paese, ai monoliti di pietra di Badrulchau, che si stima risalgano all’anno 161 a. C., alle pitture rupestri dell’isola di Ulong, al Museo Nazionale di Belau. Per questa esperienza decisamente unica Four Seasons Explorer prevede imbarchi e sbarchi giornalieri, per un massimo di 22 ospiti. Lo yacht è disponibile anche per charter privati personalizzabili, per esempio, dedicati agli appassionati di surf con la presenza di esperti di Tropicsurf. L’aeroporto internazionale dell’arcipelago, situato sull’isola principale di Koror, si raggiunge via Taipei, Honolulu, Guam, Manila e Brisbane.

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Servizi al turista: il caso dell’umbrella sharing iKasa di Tokyo

Quando si parla di servizi al turista, si tende sempre a immaginare un complesso sistema di attività che renda una vacanza indimenticabile. È sicuramente così, ma alle volte le soluzioni semplici sono quelle che danno maggiore soddisfazione. Un esempio ‘facile’, ma interessante, arriva dal Giappone, e può fare scuola anche in altre realtà. Si tratta di iKasa, un servizio di ‘umbrella sharing’ attivo a Tokyo e in altre realtà giapponesi, come Nara. Osaka e Kanagawa. Una banalità, ma decisamente utile. Se il turista si trova improvvisamente sotto un acquazzone, con la app si localizza il porta ombrelli più vicino del network iKasa, solitamente collocato in stazione, centri commerciali, covenience store, università e altri luoghi di uso quotidiano. Si avvicina lo smartphone con Bluetooth attivato al portaombrelli: in questa maniera si sblocca e si può prelevare l’ombrello desiderato. Per restituirlo, sempre dall’app si selezione l’opzione restituire e si rifà il processo in senso inverso. Il servizio costa meno di 1 euro ogni 24 ore e l’ombrello si può prelevare e restituire tutte le volte che serve. L’azienda promuove l’iniziativa sottolineando come sia più economica rispetto all’acquisto di un ombrello pieghevole e come sia più robusto, e come sia più rispettoso dell’ambiente rispetto al comprare un oggetto che poi facilmente verrà eliminato prima della partenza.

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Lo Sri Lanka lancia il visto online

Il sistema di visti per lo Sri Lanka diventa digitale. Il paese ha annunciato che i moduli per l'immigrazione (compresi gli arrivi turistici) sono ora online. L'operazione è stata condotta per semplificare le procedure di ingresso. Secondo quanto riporta ttgmedia.com le prime prove con il nuovo sistema hanno dato esito positivo, consentendo di eliminare diversi documenti cartacei che le agenzie dovevano inviare ai clienti. Sempre secondo le esperienze riportate dal sito di informazione trade britannico, il processo per la richiesta dei documenti necessari all'ingresso può essere inoltrato entro tre giorni dall'inizio del viaggio.

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In Qatar è la stagione degli squali balena: tour per avvistare i "giganti balena"

Il Qatar si prepara a ospitare uno dei più grandi raduni di squali balena al mondo: un’esperienza che si può vivere in prima persona partecipando a uno dei tour in barca proposti da Discover Qatar per gli appassionati di vita marina lungo la costa settentrionale del Paese durante la stagione. Ogni anno, grandi aggregazioni di squali balena si riuniscono nelle acque poco profonde delle coste settentrionali del Qatar da aprile a settembre. Si tratta di grandi animali marini che possono crescere fino a 20 metri ed appaiono in branchi che possono superare anche i 150 esemplari alla volta.  Si aggirano nelle acque marine calde e poco profonde delle coste settentrionali del Qatar, situate a circa 145 chilometri dalle coste della capitale Doha. Noti per la loro pelle punteggiata e l’aspetto che li mette in grado di mimetizzarsi, il loro arrivo nelle acque del Golfo Arabico è certamente un’esperienza affascinante per gli amanti della natura e degli ambienti marini. Qatar Tourism annuncia quindi il ritorno della stagione e l’inizio dei tour in barca Discover Qatar “Whale Sharks of Qatar”, che potranno essere prenotati dal 18 maggio al 31 agosto 2023. I tour prevedono la presenza di un esperto e includono il pranzo per i tour pubblici, mentre per i tour privati si aggiunge anche l’esperienza del kayak con fondo in vetro. Con le loro grandi dimensioni e il nome ambiguo, spesso ci si chiede se questi “giganti gentili” in via di estinzione siano una razza di balene o di squali. Sebbene abbiano molte somiglianze con le balene, appartengono alla famiglia degli squali. Ecco cinque fatti interessanti da sapere prima di prenotare il tour: •    Gli squali balena possono raggiungere i 20 metri di lunghezza, circa le dimensioni di un grande autobus •    Sono animali filtratori e hanno circa 3.000 piccoli denti •    Le femmine di squalo balena sono più grandi dei maschi •    La durata della loro vita va dai 60 ai 100 anni •    Gli squali balena sono noti per la particolare pelle punteggiata e l’aspetto mimetico

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OMAN E IL PROFUMO DI ROSA

Il Sultanato dell’Oman in primavera si tinge di sfumature pink, da marzo infatti sulle montagne dell’Hajar si assiste alla fioritura e alla raccolta delle profumate rose, una vera tradizione del Paese. Fino a maggio, le montagne di Jebel Al Akhdar si trasformano tra profumi e colori pastello grazie alla fioritura della rosa damascena, offrendo uno spettacolo per vista e olfatto. Le rose, che iniziano a fiorire a marzo, vengono raccolte ad aprile e sono ampiamente utilizzate per la produzione di profumi, aromi e rimedi erboristici in Oman e in tutto il Medio Oriente. Diversi tour operator organizzano tour per assistere alla raccolta delle rose, l’attar, che è un’attività affascinante: i petali vengono selezionati e utilizzati nella distillazione domestica tramite contenitori in argilla chiamati borma e attraverso un artigianale sistema di condensa, si distilla l’acqua di rose. L’attar si acquista pura (al suq) e la si ritrova come essenza nei profumi, prima di tutto in quelli di Amouage, brand di fragranze di lusso made in Oman. Ma non solo riti di bellezza perchè l’attar è utilizzata come base per dolci tipici omaniti come l’halwa o nella miscela del caffè servito con i datteri nelle dallah in argento intarsiato.

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Giordania: il visto per i turisti si ottiene direttamente online

Il visto per entrare in Giordania ora passa direttamente dal Web. Il Governo ha deciso di semplificare le procedure di ingresso nel Paese, già protagonista di una crescita senza precedenti nel turismo, attivando l'iter che consente ai viaggiatori di ottenere il rilascio e il relativo pagamento attraverso il sito del Ministero dell’Interno giordano. “I regolamenti adottati – si legge in una nota - stabiliscono che i cittadini Italiani che desiderano ottenere un visto di ingresso nel Regno prima della partenza devono richiedere un visto elettronico utilizzando il seguente link: https://eservices.moi.gov.jo o tramite l’applicazione del Ministero dell'Interno (App) MOI-Ministry of Interior of Jordan. I viaggiatori possono quindi ottenere una conferma stampabile del visto e hanno la possibilità di eseguire il pagamento delle tasse per il visto elettronicamente”.  

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DALL'8 MAGGIO STOP RESTRIZIONI COVID IN GIAPPONE

Si chiude l’era Covid anche in Giappone. Il prossimo mese, a partire dall’8 maggio, il Paese revocherà tutte le restrizioni per i viaggiatori stranieri. Non sarà, perciò, più necessario esibire all’arrivo nel Sol Levante una prova di vaccinazione o l’esito negativo di un test. Il Covid-19 sarà classificato come “malattia comune”. L’eliminazione delle restrizioni ha tra i suoi principali obiettivi quello di rilanciare l’industria turistica. In quest’ottica, il Paese ha anche semplificato i protocolli per i viaggiatori provenienti dalla Cina, che ora devono esibire soltanto la prova di avvenuta vaccinazione.

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FLOWER POWER, TEMPO DI HANAMI IN GIAPPONE!

A Tokyo è tempo di hanami, la tradizionale usanza di contemplare la bellezza dei sakura in fiore. Da fine marzo a fine aprile, nell’intera capitale vi è un susseguirsi di eventi dedicati ai ciliegi. Il punto di osservazione per eccellenza è il fiume Meguro, con circa 800 ciliegi di cultivar differenti, che ricoprono il fiume con i loro rami fioriti formando un tunnel da ammirare passeggiando per Nakameguro. Si può anche prendere un traghetto Zeal presso il molo Tennozu Yamatsu di Shinagawa e abbandonarsi alla contemplazione dei sakura che si estendono per 4 km lungo entrambi gli argini. La gita dura 70 minuti e le imbarcazioni sono scoperte, per una miglior visione dei ciliegi in fiore. Una volta terminata la piena fioritura dei ciliegi, la superficie dell’acqua si tinge con il rosa dei petali caduti, che formano delle hanayakada (“zattere di fiori”). Anche il Parco Showa Kinen con i suoi prati, le sue aree boschive e i suoi giardini fioriti stagionali è un must per chi ama non solo i sakura, ma anche i tulipani, co-protagonisti dei primi in questa stagione. E i ciliegi in fiore sono anche protagonisti di spettacoli di luce, con l’evento Yozakura Jewellumination, dfino al 9 aprile, presso il parco dei divertimenti Yomiuri Land. L’evento comprende una serie di punti per le foto dopo il tramonto, tra cui il viale dei sakura e gli alberi illuminati vicino alla ruota panoramica.

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Il viaggio è un’esperienza irrinunciabile, è energia pura, allarga gli orizzonti, nutre corpo e mente, mi fa sentire libera e cittadina del mondo. Ogni volta che progetto un viaggio sono animata da un entusiasmo travolgente e contagioso che mi accompagna alla scoperta di quella destinazione, nella scelta delle tappe e delle esperienze più significative, che possano regalare momenti e sensazioni indimenticabili, che rimarranno scolpiti nel cuore e nella memoria. Con questo stesso entusiasmo progetterò il tuo viaggio dei sogni, metterò a tua disposizione la mia esperienza e professionalità e darò forma ai tuoi desideri e alle tue aspettative, realizzerò per te un itinerario unico, meraviglioso e su misura: il tuo. 

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Valeria (di CartOrange) è stata straordinaria nell'organizzare la mia vacanza. Nonostante fosse a due giorni dalla sua partenza per un altro viaggio, è riuscita a chiarire i miei dubbi e organizzare tutto in modo impeccabile. È la seconda volta che viaggio con lei e sicuramente continuerò a farlo. G...

Valeria (di CartOrange) è stata straordinaria nell'organizzare la mia vacanza. Nonostante fosse a due giorni dalla sua partenza per un altro viaggio, è riuscita a chiarire i miei dubbi e organizzare tutto in modo impeccabile. È la seconda volta che viaggio con lei e sicuramente continuerò a farlo. Grazie Valeria per la tua dedizione e professionalità!

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Federica
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La location parla da sola, l atollo che ci ha consigliato Valeria era perfetto per le nostre esigenze, la barriera corallina era vicinissima e spettacolare, ci siamo divertiti e rilassati. Ha superato le nostre aspettative!

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Stati Uniti per veri foodies: cinque viaggi culinari a stelle e strisce

Stati Uniti per foodies: se profumi, sapori e tradizioni culinarie sono elementi di connessione con la cultura di un luogo e permettono di immergersi appieno nell’esperienza del viaggio, anche negli Usa si può partire in maniera insolita seguendo il gusto. Visit The Usa ha riunito cinque destinazioni gastronomiche alla scoperta dei sapori degli Stati Uniti, a partire dai peperoni arrostiti di Santa Fe, passando per la cucina tradizionale del New England e con un tocco di innovazione a Boston. Un viaggio piccante a Santa Fe, New Mexico La maggior parte delle strade di questa città nelle Rocky Mountain è dedicata al peperoncino. Gli abitanti ...

Stati Uniti per foodies: se profumi, sapori e tradizioni culinarie sono elementi di connessione con la cultura di un luogo e permettono di immergersi appieno nell’esperienza del viaggio, anche negli Usa si può partire in maniera insolita seguendo il gusto. Visit The Usa ha riunito cinque destinazioni gastronomiche alla scoperta dei sapori degli Stati Uniti, a partire dai peperoni arrostiti di Santa Fe, passando per la cucina tradizionale del New England e con un tocco di innovazione a Boston. Un viaggio piccante a Santa Fe, New Mexico La maggior parte delle strade di questa città nelle Rocky Mountain è dedicata al peperoncino. Gli abitanti del luogo si tramandano i semi come cimeli di famiglia e nella valle del Rio Grande si trova Hatch, la “Capitale mondiale del Cile“, la varietà autoctona del peperoncino. Le varietà verdi, da quelle medie fino alle più piccanti, vengono utilizzate in piatti come i chiles rellenos, peperoncini ripieni, in pastella o fritti, oppure si può sperimentare il peperoncino rosso, più dolce, spesso essiccato o in salse. La maggior parte dei venditori arrostisce i peperoni sul posto e quando viene posta la domanda “rosso o verde”, i viaggiatori possono rispondere “Christmas” per assaggiarli entrambi. Da provare è anche la specialità del New Messico, il cheeseburger al peperoncino verde, è stato anche realizzato un percorso ad hoc per scoprirlo in tutte le sue versioni. Tra le altre specialità locali troviamo i food truck messicani nella piazza del centro, il posole (stufato di maiale e mais macinato), il barbecue e il Santa Fe Chocolate Trail, dove i golosi possono provare antichi elisir in stile meso-americano. A settembre avrà luogo la Santa Fe Wine & Chile Fiesta, che celebra la scena culinaria della città con spettacoli di cucina, banchetti di chef ospiti, cene a base di vino e un tour in bicicletta tra le tappe gastronomiche. Zuppa di vongole a Boston, Massachusetts La prima tappa di ogni viaggio culinario nel New England inizia con il più antico ristorante degli Stati Uniti, la Union Oyster House di Boston, dove i buongustai possono assaporare specialità regionali come la zuppa di vongole, l’aragosta e le ostriche fresche. Il ristorante vanta un wall of fame con i suoi ospiti più celebri, tra cui Robin Williams, Meryl Streep e Al Pacino, oltre a essere tra i preferiti del presidente John F. Kennedy, che amava accomodarsi nella privacy della sala al piano superiore. Tra i piatti forti del menù, l’involtino di aragosta o i maccheroni all’aragosta. Chi invece non ha voglia di frutti di mare e vuole mettere alla prova la cucina italiana in sala Usa, può dirigersi verso il North End, anche noto come Little Italy, per esplorare il quartiere più antico di Boston, che ospita più di 100 ristoranti, caffè e panetterie di ispirazione italiana, come il Bricco, l’Assaggio o il Quattro, tutti di proprietà di Frank DePasquale, dove provare il sugo di pomodoro e polpette, una ricetta di famiglia, per poi concedersi un espresso e un cannolo dopo cena al Caffè Paradiso, in fondo alla strada, aperto tutti i giorni fino alle 2 di notte. Cena nel deserto a Scottsdale, Arizona Sullo sfondo delle Camelback Mountain, Scottsdale ospita una serie di chef che da tempo guidano la scena culinaria del posto. Tra di loro, Charleen Badman è considerato il protagonista della gastronomia locale, conosciuto per far risaltare la comunità agricola e contadina dell’Arizona con i menù stagionali del suo ristorante in centro, FnB. Charleen offre anche il primo assortimento di vini prodotti esclusivamente in Arizona per accompagnare i piatti di ispirazione locale. Al The Mission, lo chef Matt Carter propone i sapori di Spagna, Messico, Centro e Sud America nella Old Town di Scottsdale, con il guacamole preparato direttamente al tavolo e specialità come i tacos di spalla di maiale arrosto o i margarita al cetriolo e jalapeno. Per un clima più casual, Diego Pops propone ai clienti i sapori messicani tradizionali in chiave creativa con i nachos ai cavoli di Bruxelles. Il trionfo del Gumbo a Lake Charles, Louisiana In viaggio nel Sud Lake Charles – nel sud-ovest della Louisiana – merita sicuramente una sosta. Celebrando il patrimonio e la cultura cajun e creola, questa città serve i tipici gumbo, boudin e étouffée. Il ritrovo locale è Steamboat Bill’s on the Lake e propone il gumbo di gamberi e granchi e i gamberi jumbo del golfo delle farfalle; per un buffet a base di carne, Famous Foods offre ciccioli di maiale e salsicce boudin (tradizionalmente preparate con una miscela di porto, riso, cipolle, peperoni e condimenti insaccati). I più golosi possono scegliere poi tra una selezione di torte della tradizione da Mrs Johnnie’s Gingerbread House. Infine, chi cerca un festival foodies potrà visitare Lake Charles dal 14 al 17 settembre, quando ospiterà per la prima volta il Louisiana Food & Wine Festival. Rivoluzione culinaria del Bluegrass a Lexington, Kentucky A Lexington, in Kentucky, ad attendere i viaggiatori ci sono gli aromi dolci e salati della classica cucina del Sud. Si può iniziare il percorso in una residenza storica del 1800 trasformata in ristorante, l’Holly Hill Inn. Si tratta di uno dei sei ristoranti di Lexington di proprietà della chef Ouita Michel – soprannominata la “Martha Stewart del Sud” – e ha dato il via a una rivoluzione culinaria del Bluegrass quando è stato aperto nel 2001. Conta su prodotti provenienti dalle fattorie locali del Kentucky e un menù basato sulla stagionalità. In un viaggio in Kentucky poi non si può non provare il bourbon, distillato originario americano. Si possono scoprire le 18 più grandi distillerie del Kentucky lungo il Bourbon Trail, a Lexington e Louisville. E alla Bardstown Bourbon Company si potrà gustare una combinazione di comfort food del sud e una cantina di distillati che ospita più di 400 whisky americani d’annata.
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Pacifico, lo yacht di lusso Four Seasons Explorer salperà verso Palau

Il lusso di un Four Seasons ormai non si esaurisce nel soggiorno in hotel: il brand di alta gamma ha da tempo preso il volo – letteralmente – su un jet privato e ha anche iniziato a solcare le acque, sullo yacht Four Seasons Explorer, che si prepara a un nuovo viaggio da bucket list. Il 1° ottobre 2023, infatti, la Four Season Explorer salperà verso il remoto arcipelago di Palau, nel Pacifico occidentale. Con più di 340 isole di cui solo 9 abitate, una cultura antica 4.000 anni e una grande biodiversità marina unica, l’arcipelago di Palau agli appassionati di sport acquatici offre immersioni e snorkeling tra barriere coralline incontaminate e...

Il lusso di un Four Seasons ormai non si esaurisce nel soggiorno in hotel: il brand di alta gamma ha da tempo preso il volo – letteralmente – su un jet privato e ha anche iniziato a solcare le acque, sullo yacht Four Seasons Explorer, che si prepara a un nuovo viaggio da bucket list. Il 1° ottobre 2023, infatti, la Four Season Explorer salperà verso il remoto arcipelago di Palau, nel Pacifico occidentale. Con più di 340 isole di cui solo 9 abitate, una cultura antica 4.000 anni e una grande biodiversità marina unica, l’arcipelago di Palau agli appassionati di sport acquatici offre immersioni e snorkeling tra barriere coralline incontaminate e, sulla terraferma, escursioni nei villaggi per assistere alle danze tradizionali, ammirare la flora e la fauna più ricche della Micronesia e vivere una società che ha saputo, nei secoli, mixare influenze spagnole, tedesche, giapponesi e americane. L’arcipelago  di Palau comprende più di 600.000 chilometri quadrati di oceano e ospita oltre 1.400 specie di pesci e 500 di coralli. Nel 2009 è diventato il primo santuario al mondo dedicato agli squali; la laguna meridionale di Rock Islands, inoltre, è patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Tra i luoghi più affascinanti per le immersioni si possono citare Chandelier Cave con le formazioni di stalattiti, Helmet Wreck, relitto di una nave della Seconda Guerra Mondiale, Blue Corner, ricco di ventagli di gorgonie, e i canyon del Peleliu Wall. Lo snorkeling si potrà praticare anche grazie a escursioni guidate da biologi marini nel Jellyfish Lake, abitato da milioni di meduse ma innocue, nella zona di Clam City con tridacne giganti da 115 chili e nei Ngedebus Coral Gardens, nelle cui acque nuotano banchi di pesci multicolori e tartarughe. Diverse sono anche le escursioni a terra previste da Four Seasons Explorer, accompagnate da guide esperte, con visite programmate al più antico bai (edificio dove si riunisce la comunità) del Paese, ai monoliti di pietra di Badrulchau, che si stima risalgano all’anno 161 a. C., alle pitture rupestri dell’isola di Ulong, al Museo Nazionale di Belau. Per questa esperienza decisamente unica Four Seasons Explorer prevede imbarchi e sbarchi giornalieri, per un massimo di 22 ospiti. Lo yacht è disponibile anche per charter privati personalizzabili, per esempio, dedicati agli appassionati di surf con la presenza di esperti di Tropicsurf. L’aeroporto internazionale dell’arcipelago, situato sull’isola principale di Koror, si raggiunge via Taipei, Honolulu, Guam, Manila e Brisbane.
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Servizi al turista: il caso dell’umbrella sharing iKasa di Tokyo

Quando si parla di servizi al turista, si tende sempre a immaginare un complesso sistema di attività che renda una vacanza indimenticabile. È sicuramente così, ma alle volte le soluzioni semplici sono quelle che danno maggiore soddisfazione. Un esempio ‘facile’, ma interessante, arriva dal Giappone, e può fare scuola anche in altre realtà. Si tratta di iKasa, un servizio di ‘umbrella sharing’ attivo a Tokyo e in altre realtà giapponesi, come Nara. Osaka e Kanagawa. Una banalità, ma decisamente utile. Se il turista si trova improvvisamente sotto un acquazzone, con la app si localizza il porta ombrelli più vicino del network iKasa, solitamente ...

Quando si parla di servizi al turista, si tende sempre a immaginare un complesso sistema di attività che renda una vacanza indimenticabile. È sicuramente così, ma alle volte le soluzioni semplici sono quelle che danno maggiore soddisfazione. Un esempio ‘facile’, ma interessante, arriva dal Giappone, e può fare scuola anche in altre realtà. Si tratta di iKasa, un servizio di ‘umbrella sharing’ attivo a Tokyo e in altre realtà giapponesi, come Nara. Osaka e Kanagawa. Una banalità, ma decisamente utile. Se il turista si trova improvvisamente sotto un acquazzone, con la app si localizza il porta ombrelli più vicino del network iKasa, solitamente collocato in stazione, centri commerciali, covenience store, università e altri luoghi di uso quotidiano. Si avvicina lo smartphone con Bluetooth attivato al portaombrelli: in questa maniera si sblocca e si può prelevare l’ombrello desiderato. Per restituirlo, sempre dall’app si selezione l’opzione restituire e si rifà il processo in senso inverso. Il servizio costa meno di 1 euro ogni 24 ore e l’ombrello si può prelevare e restituire tutte le volte che serve. L’azienda promuove l’iniziativa sottolineando come sia più economica rispetto all’acquisto di un ombrello pieghevole e come sia più robusto, e come sia più rispettoso dell’ambiente rispetto al comprare un oggetto che poi facilmente verrà eliminato prima della partenza.
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Valeria Melloni

CERTIFICATO SPECIALISTA GIAPPONE

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Valeria Melloni

Lo Sri Lanka lancia il visto online

Il sistema di visti per lo Sri Lanka diventa digitale. Il paese ha annunciato che i moduli per l'immigrazione (compresi gli arrivi turistici) sono ora online. L'operazione è stata condotta per semplificare le procedure di ingresso. Secondo quanto riporta ttgmedia.com le prime prove con il nuovo sistema hanno dato esito positivo, consentendo di eliminare diversi documenti cartacei che le agenzie dovevano inviare ai clienti. Sempre secondo le esperienze riportate dal sito di informazione trade britannico, il processo per la richiesta dei documenti necessari all'ingresso può essere inoltrato entro tre giorni dall'inizio del viaggio.

Valeria Melloni

In Qatar è la stagione degli squali balena: tour per avvistare i "giganti balena"

Il Qatar si prepara a ospitare uno dei più grandi raduni di squali balena al mondo: un’esperienza che si può vivere in prima persona partecipando a uno dei tour in barca proposti da Discover Qatar per gli appassionati di vita marina lungo la costa settentrionale del Paese durante la stagione. Ogni anno, grandi aggregazioni di squali balena si riuniscono nelle acque poco profonde delle coste settentrionali del Qatar da aprile a settembre. Si tratta di grandi animali marini che possono crescere fino a 20 metri ed appaiono in branchi che possono superare anche i 150 esemplari alla volta.  Si aggirano nelle acque marine calde e poco profonde...

Il Qatar si prepara a ospitare uno dei più grandi raduni di squali balena al mondo: un’esperienza che si può vivere in prima persona partecipando a uno dei tour in barca proposti da Discover Qatar per gli appassionati di vita marina lungo la costa settentrionale del Paese durante la stagione. Ogni anno, grandi aggregazioni di squali balena si riuniscono nelle acque poco profonde delle coste settentrionali del Qatar da aprile a settembre. Si tratta di grandi animali marini che possono crescere fino a 20 metri ed appaiono in branchi che possono superare anche i 150 esemplari alla volta.  Si aggirano nelle acque marine calde e poco profonde delle coste settentrionali del Qatar, situate a circa 145 chilometri dalle coste della capitale Doha. Noti per la loro pelle punteggiata e l’aspetto che li mette in grado di mimetizzarsi, il loro arrivo nelle acque del Golfo Arabico è certamente un’esperienza affascinante per gli amanti della natura e degli ambienti marini. Qatar Tourism annuncia quindi il ritorno della stagione e l’inizio dei tour in barca Discover Qatar “Whale Sharks of Qatar”, che potranno essere prenotati dal 18 maggio al 31 agosto 2023. I tour prevedono la presenza di un esperto e includono il pranzo per i tour pubblici, mentre per i tour privati si aggiunge anche l’esperienza del kayak con fondo in vetro. Con le loro grandi dimensioni e il nome ambiguo, spesso ci si chiede se questi “giganti gentili” in via di estinzione siano una razza di balene o di squali. Sebbene abbiano molte somiglianze con le balene, appartengono alla famiglia degli squali. Ecco cinque fatti interessanti da sapere prima di prenotare il tour: •    Gli squali balena possono raggiungere i 20 metri di lunghezza, circa le dimensioni di un grande autobus •    Sono animali filtratori e hanno circa 3.000 piccoli denti •    Le femmine di squalo balena sono più grandi dei maschi •    La durata della loro vita va dai 60 ai 100 anni •    Gli squali balena sono noti per la particolare pelle punteggiata e l’aspetto mimetico
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Valeria Melloni

OMAN E IL PROFUMO DI ROSA

Il Sultanato dell’Oman in primavera si tinge di sfumature pink, da marzo infatti sulle montagne dell’Hajar si assiste alla fioritura e alla raccolta delle profumate rose, una vera tradizione del Paese. Fino a maggio, le montagne di Jebel Al Akhdar si trasformano tra profumi e colori pastello grazie alla fioritura della rosa damascena, offrendo uno spettacolo per vista e olfatto. Le rose, che iniziano a fiorire a marzo, vengono raccolte ad aprile e sono ampiamente utilizzate per la produzione di profumi, aromi e rimedi erboristici in Oman e in tutto il Medio Oriente. Diversi tour operator organizzano tour per assistere alla raccolta delle ros...

Il Sultanato dell’Oman in primavera si tinge di sfumature pink, da marzo infatti sulle montagne dell’Hajar si assiste alla fioritura e alla raccolta delle profumate rose, una vera tradizione del Paese. Fino a maggio, le montagne di Jebel Al Akhdar si trasformano tra profumi e colori pastello grazie alla fioritura della rosa damascena, offrendo uno spettacolo per vista e olfatto. Le rose, che iniziano a fiorire a marzo, vengono raccolte ad aprile e sono ampiamente utilizzate per la produzione di profumi, aromi e rimedi erboristici in Oman e in tutto il Medio Oriente. Diversi tour operator organizzano tour per assistere alla raccolta delle rose, l’attar, che è un’attività affascinante: i petali vengono selezionati e utilizzati nella distillazione domestica tramite contenitori in argilla chiamati borma e attraverso un artigianale sistema di condensa, si distilla l’acqua di rose. L’attar si acquista pura (al suq) e la si ritrova come essenza nei profumi, prima di tutto in quelli di Amouage, brand di fragranze di lusso made in Oman. Ma non solo riti di bellezza perchè l’attar è utilizzata come base per dolci tipici omaniti come l’halwa o nella miscela del caffè servito con i datteri nelle dallah in argento intarsiato.
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Valeria Melloni

Giordania: il visto per i turisti si ottiene direttamente online

Il visto per entrare in Giordania ora passa direttamente dal Web. Il Governo ha deciso di semplificare le procedure di ingresso nel Paese, già protagonista di una crescita senza precedenti nel turismo, attivando l'iter che consente ai viaggiatori di ottenere il rilascio e il relativo pagamento attraverso il sito del Ministero dell’Interno giordano. “I regolamenti adottati – si legge in una nota - stabiliscono che i cittadini Italiani che desiderano ottenere un visto di ingresso nel Regno prima della partenza devono richiedere un visto elettronico utilizzando il seguente link: https://eservices.moi.gov.jo o tramite l’applicazione del Ministero...

Il visto per entrare in Giordania ora passa direttamente dal Web. Il Governo ha deciso di semplificare le procedure di ingresso nel Paese, già protagonista di una crescita senza precedenti nel turismo, attivando l'iter che consente ai viaggiatori di ottenere il rilascio e il relativo pagamento attraverso il sito del Ministero dell’Interno giordano. “I regolamenti adottati – si legge in una nota - stabiliscono che i cittadini Italiani che desiderano ottenere un visto di ingresso nel Regno prima della partenza devono richiedere un visto elettronico utilizzando il seguente link: https://eservices.moi.gov.jo o tramite l’applicazione del Ministero dell'Interno (App) MOI-Ministry of Interior of Jordan. I viaggiatori possono quindi ottenere una conferma stampabile del visto e hanno la possibilità di eseguire il pagamento delle tasse per il visto elettronicamente”.  
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Valeria Melloni

DALL'8 MAGGIO STOP RESTRIZIONI COVID IN GIAPPONE

Si chiude l’era Covid anche in Giappone. Il prossimo mese, a partire dall’8 maggio, il Paese revocherà tutte le restrizioni per i viaggiatori stranieri. Non sarà, perciò, più necessario esibire all’arrivo nel Sol Levante una prova di vaccinazione o l’esito negativo di un test. Il Covid-19 sarà classificato come “malattia comune”. L’eliminazione delle restrizioni ha tra i suoi principali obiettivi quello di rilanciare l’industria turistica. In quest’ottica, il Paese ha anche semplificato i protocolli per i viaggiatori provenienti dalla Cina, che ora devono esibire soltanto la prova di avvenuta vaccinazione.

Valeria Melloni

FLOWER POWER, TEMPO DI HANAMI IN GIAPPONE!

A Tokyo è tempo di hanami, la tradizionale usanza di contemplare la bellezza dei sakura in fiore. Da fine marzo a fine aprile, nell’intera capitale vi è un susseguirsi di eventi dedicati ai ciliegi. Il punto di osservazione per eccellenza è il fiume Meguro, con circa 800 ciliegi di cultivar differenti, che ricoprono il fiume con i loro rami fioriti formando un tunnel da ammirare passeggiando per Nakameguro. Si può anche prendere un traghetto Zeal presso il molo Tennozu Yamatsu di Shinagawa e abbandonarsi alla contemplazione dei sakura che si estendono per 4 km lungo entrambi gli argini. La gita dura 70 minuti e le imbarcazioni sono scoperte, ...

A Tokyo è tempo di hanami, la tradizionale usanza di contemplare la bellezza dei sakura in fiore. Da fine marzo a fine aprile, nell’intera capitale vi è un susseguirsi di eventi dedicati ai ciliegi. Il punto di osservazione per eccellenza è il fiume Meguro, con circa 800 ciliegi di cultivar differenti, che ricoprono il fiume con i loro rami fioriti formando un tunnel da ammirare passeggiando per Nakameguro. Si può anche prendere un traghetto Zeal presso il molo Tennozu Yamatsu di Shinagawa e abbandonarsi alla contemplazione dei sakura che si estendono per 4 km lungo entrambi gli argini. La gita dura 70 minuti e le imbarcazioni sono scoperte, per una miglior visione dei ciliegi in fiore. Una volta terminata la piena fioritura dei ciliegi, la superficie dell’acqua si tinge con il rosa dei petali caduti, che formano delle hanayakada (“zattere di fiori”). Anche il Parco Showa Kinen con i suoi prati, le sue aree boschive e i suoi giardini fioriti stagionali è un must per chi ama non solo i sakura, ma anche i tulipani, co-protagonisti dei primi in questa stagione. E i ciliegi in fiore sono anche protagonisti di spettacoli di luce, con l’evento Yozakura Jewellumination, dfino al 9 aprile, presso il parco dei divertimenti Yomiuri Land. L’evento comprende una serie di punti per le foto dopo il tramonto, tra cui il viale dei sakura e gli alberi illuminati vicino alla ruota panoramica.
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