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Viaggio in Nepal: quando andare e cosa vedere

23 agosto 2024

7 Min di lettura

nepal
di Claudia Saredi, Consulente per viaggiare®

 

Spiritualità intensa e tradizioni millenarie, colori incredibili e paesaggi mozzafiato: il Nepal è un Paese affascinante, che custodisce nel suo piccolo territorio le montagne più alte della terra, accanto a villaggi che sembrano sospesi nel tempo e a templi maestosi dove si respira una religiosità quasi austera. Un viaggio in Nepal è un itinerario tra emozioni intense che difficilmente si possono dimenticare. 

Quando andare in Nepal?

Il clima del Nepal è piuttosto singolare: essendo un Paese dove le montagne raggiungono altitudini importanti occorre tener conto delle differenze di condizione climatica delle vette e delle vallate. In generale il periodo considerato migliore per andare in Nepal va da ottobre a maggio, durante la stagione secca, ma va considerato che le regioni del Nepal si dividono in zone pianeggianti e zone di altitudini estreme, quindi l’itinerario va pianificato in base a cosa si desidera vedere e fare.

La capitale Kathmandu è generalmente molto calda ed è piovosa nei mesi estivi, da giugno a settembre. Non essendo eccessivamente alta, è visitabile anche nei mesi invernali, con temperature rigide ma sopportabili.
Se vuoi partire durante l’estate puoi scegliere il Nepal Medio Occidentale: la regione del Lago Rara, perfetta per gli amanti della natura, viene toccata solo sporadicamente dal monsone estivo. Seppur sia probabile qualche acquazzone, potrei esplorare una zona ricca di meraviglie naturali e villaggi di origine tibetana.
Anche la zona dell’Annapurna attira molti turisti durante la stagione estiva: la zona del Mustang è desertica e riparata dal massiccio, e può essere frequentata anche d’estate, seppur con qualche scroscio.

Sogni di scalare le montagne più alte del mondo? Il periodo adatto è soprattutto l’autunno, ma anche la primavera, per sfidare i limiti ed intraprendere le scalate dell’Everest o dell’Annapurna, che da giugno a settembre sono impraticabili per la scarsa visibilità causata dal monsone e nei mesi invernali sono decisamente troppo freddi. 
Anche la zona del Kachenjunga, terza montagna più alta del mondo, è perfetta per un trekking autunnale, poichè l’inverno è molto rigido e il monsone estivo è particolarmente intenso.
L’autunno è la stagione migliore anche per l’estremo Ovest, dove incontrare animali come leopardi, scimmie e orsi. A inizio settembre si tiene in questa zona il Festival di Khaptad, frequentato da moltissimi pellegrini.

Cose da vedere in Nepal

La prima immagine che balza alla mente quando si parla di Nepal sono le vette altissime, tanto da associare questa destinazione quasi esclusivamente alle attività di trekking o alpinismo. Il Nepal è invece un Paese sorprendentemente variegato, dove si possono visitare siti religiosi e spirituali, città storiche ricche di cultura, foreste lussureggianti dove dedicarsi ai safari e naturalmente percorsi escursionistici di ogni livello, adatti sia a principianti che ad alpinisti estremi. 
Ecco alcune idee per un itinerario di viaggio in Nepal, dove ci sono davvero tantissime cose da vedere!

Kathmandu, la capitale

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Kathmandu

Situata nella valle omonima, a circa 1400 metri di altitudine, Kathmandu è una città caotica ma estremamente suggestiva, dall’atmosfera unica, assolutamente da visitare durante un viaggio in Nepal.
Devastata nel 2015 da un terribile terremoto, è rinata come una fenice dalle sue ceneri: templi ed edifici storici sono stati ristrutturati e ricostruiti e sono stati introdotte anche delle norme per cercare di limitare l’inquinamento ed il traffico, vietando l’accesso alle auto nel centro storico. Facilmente raggiungibile grazie ad un vicino aeroporto internazionale, Kathmandu è una città da scoprire soprattutto a piedi, perdendosi tra i suoi vicoli labirintici. Se non vuoi camminare, spostati con la bicicletta oppure con un risciò.

Kathmandu: cosa vedere?

Edifici alti e stretti, vie labirintiche, templi suggestivi: le cose da vedere a Kathmandu sono innumerevoli e tutte affascinanti. Inizia da Durbar Square, centro culturale della città, circondata da edifici storici e templi: l’ingresso per gli stranieri è a pagamento (circa 1000 rupie) e si compone di tre parti distinte. Dirigiti subito al santuario Ashok Binayak, dedicato a Ganesh: si ritiene che una visita a questo tempio assicuri la buona riuscita di un viaggio. Molto visitato è il Maju Deval, dedicato a Shiva, con i suoi imponenti gradoni che offrono una meravigliosa veduta della piazza e del suo brulicare, e il Kumari Chowk, un meraviglioso cortile con balconate in legno scolpite luogo di residenza della Kumari, la fanciulla che rappresenta la dea vivente della città.

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Stupa di Swayambhunath

Dirigiti poi alla Stupa di Swayambhunath, sulla sommità di una collina ad ovest della città: conosciuto come il “Tempio delle Scimmie” è un luogo dall’atmosfera straordinaria, intriso di spiritualità. Il complesso comprende molti templi minori, ma il più affascinante è senza dubbio il candido stupa con gli occhi del Buddha dipinti sulla sommità, che si raggiunge con una scalinata di 365 gradini sempre affollati di pellegrini (e di scimmie). I fedeli compiono poi il kora, una serie di circumambulazioni in senso orario, facendo girare le ruote di preghiera: lo stupa è frequentato soprattutto all’alba e al tramonto, con una luce suggestiva che illumina la sommità e le innumerevoli bandierine colorate.

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Stupa di Boudhanath

Un altro luogo imperdibile da vedere a Kathmandu è lo Stupa di Boudhanath, che si trova a 7 km dal centro della città: l’enorme cupola misura 37 metri di diametro e 43 metri di altezza e rappresenta la volta del cielo. Dall’alto lo stupa appare come un mandala ed è ricco di significati simbolici, tra statue ed affreschi: meta di pellegrinaggi da tutta l’Asia, è molto frequentato dai fedeli buddhisti di tutto il mondo. 

Se desideri visitare un luogo dove si respira la spiritualità hindu puoi visitare il Tempio Pashupatiath, dedicato a Shiva, sulla riva del fiume Bagmati. Il complesso si sviluppa tra santuari, bancarelle, templi e monumenti lungo i ghat, le scalinate che dicendono al fiume. Il sito è anche dedicato alle cremazioni ed è frequentato da molti sadhu,gli asceti induisti che vivono di essenzialità e che si dipingono viso e corpo di colori vivaci o di cenere.

Pokhara

Pokhara, la “Porta dell’Himalaya”, è la seconda città più importante del Nepal:  si trova a circa 200 km da Kathmandu, ad un’altitudine di 827 metri, circondata da limpidi laghi e da maestose vette. La cittadina sorga ai piedi della catena dell’Annapurna, l’imponente massiccio lungo 55km, tra cui spicca la riconoscibile vetta del Machhapuchhare (6441 mt), la sola montagna inviolata del Nepal.

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Pokhara

La vista sulla catena è a dir poco spettacolare, soprattutto all’alba e al tramonto, quando i colori incredibili delle montagne si specchiano nei laghetti della città. Il Phewa Tal, il Begnas Tal e il Rupa Tal hanno fatto sì che Pokhara fosse soprannominata “città dei laghi”, per la sua straordinaria bellezza naturale. Pokhara è una tappa imperdibile durante un viaggio in Nepal, soprattutto per la sua posizione: da qui partono infatti numerosi trekking di ogni difficoltà nel circuito dell’Annapurna, da quello più semplice del Ghorepani Poon Hill fino al più impegnativo percorso culturale nel Mustang di Lo Manthang.

Anticamente Pokhara poteva essere raggiunta solo a piedi o a dorso di pony: solo nel 1968 fu ultimata la strada d’accesso da Kathmandu, rendendo la cittadina popolare tra gli hippy e i trekkers. Puoi trascorrere qui qualche giorno di relax di ritorno da uno dei trekking del circuito dell’Annapurna, passeggiando intorno al lago, partendo per una gita in barca e raggiungendo il Barahi Temple sull’isoletta di Ratna Mandir, o visitando la World Peace Pagoda, da cui si gode una vistra straordinaria.
Pokhara si raggiunge oggi abbastanza facilmente da Kathmandu, con voli di circa un’ora o via terra con un percorso di circa 5 ore.

Parco Nazionale di Chitwan

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Parco Nazionale di Chitwan

All’interno delle pianure del Terai si trova lo straordinario Parco Nazionele di Chitwan, una gigantesca foresta dalla vegetazione lussureggiante dove incontrare moltissimi animali. Tigri, rinoceronti, coccodrilli sono solo i più ricercati tra gli innumerevoli animali che si possono avvistare qui, in quello che letteralmente viene indicato come “chit” “wan”, Cuore della giungla, habitat di una straordinaria varietà di fauna selvatica. Anticamente riserva di caccia di reali e nobili, il Parco è stato dichiarato area protetta nel 1973 ed è celebre soprattutto per l’osservazione del rarissimo rinoceronte indiano, con un unico corno sia nei maschi che nelle femmine. I rinoceronti sono oggi più di 600 e si possono avvistare relativamente con facilità, soprattutto nel periodo da ottobre a febbraio quando la vegetazione non è troppo fitta e le temperature non troppo elevate.

Il parco, un vero santuario della natura, può essere raggiunto in volo da Kathmandu oppure via terra, con un lungo spostamento. Non è consentito pernottare all’interno del parco, nè visitarlo in autonomia: si può alloggiare nei dintorni in numerose tipologie di alloggio ed effettuare un safari guidato o molteplici attività, dal walking safari alla canoa. Per una visita davvero speciale puoi scegliere un safari a dorso di elefante, per poi partecipare al bagno con questi pachidermi presso il fiume Rapti: di sicuro un’esperienza indimenticabile!

Lumbini

Luogo di nascita di Gautama Buddha, Lumbini si trova a circa 200 km da Pokhara, poco lontano dal confine indiano, ed è uno dei quattro luoghi sacri del buddhismo. Secondo la tradizione, la madre Maya Devi diede alla luce il bambino nel 642 a.C., sotto un albero di sal: nel 1996 è stata rinvenuta dagli archeologi una pietra posta dall’imperatore indiano Ashoka nel 249 a.C. proprio a segnare il punto preciso della nascita di Buddha.

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Lumbini

Lumbini è stata dichiarata Patrimonio UNESCO ed è sempre affollata di pellegrini in preghiera e in meditazione: si trovano qui 25 monasteri, costruiti da diversi Paesi come luogo di studio e di contemplazione. I monasteri sorgono intorno all Tempio di Maya Devi, cuore spirituale della città, eretto sul luogo di nascita di Buddha. Poco lontano si trova la vasca sacra chiamata Puskarni, dove avvenne il primo bagno di purificazione di Buddha, utilizzata per le abluzioni dai fedeli. 
Lumbini è raggiungibile con un volo da Katmandu oppure via terra sia dalla capitale che da Pokhara, ma calcola che per percorrere i quasi 300 km di distanza occorre circa un giorno di viaggio. 

Cosa fare in Nepal?

Le attività da fare in Nepal sono moltissime e molto varie. Naturalmente la prima in oridine di importanza è il trekking: il Nepal è un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e degli spazi infiniti!
La regione dell’Annapurna è la più celebre, perchè offre percorsi adatti a chiunque abbia una buona forma fisica: il circuito completo del massiccio dura circa 20 giorni, ma è possibile modularlo dai 5 giorni in su, se si utilizzano vari mezzi di trasporto per alcuni tratti. Il circuito, per il quale è obbligatorio avere una guida, è praticabile da tutti: basta avere un buon spirito di adattamento per le condizioni degli alloggi che sono sempre molto spartani. Le difficoltà sono escursionistiche e i tempi medi di percorrenza non sono mai eccessivi (intorno alle 7 ore al giorno di cammino). L’unica difficoltà può essere rappresentata dall’altitudine, quindi fai in modo di avere un acclimatamento adeguato: il punto più alto è lo spettacolare passo di Thorong La, a 5416 metri di altitudine.

Pokhara è invece perfetta per il parapendio: accompagnato da una guida esperta potrai avere la straordinaria sensazione di volare accanto agli uccelli, sorvolando l’HImalaya ed ammirando un panorama mozzafiato con una scarica di adrenalina. L’alta stagione per il parapendio è da marzo a maggio e da settembre a novembre, quando le condizioni meteo sono più stabili, ma è possibile praticare questa attività durante tutto l’anno, naturalmente con condizioni meteo favorevoli.
Sempre nella zona di Pokhara, sul fiume Trisuli,  è possibile praticare rafting: l’acqua che scende dai ghiacciai dell’HImalaya è perfetta per il rafting soprattutto dopo il monsone.
Il Parco di Chitwan è un parco eccezionale per i safari: rarissima è la tigre del Bengala, ma si possono avvistare numerose specie selvatiche come i rinoceronti indiani. Qui puoi anche scegliere un safari a dorso di elefante, perfetto per avvistare gli animali nella giungla fitta da una prospettiva decisamente privilegiata.
Se invece non vuoi cimentarti nelle attività outdoor puoi passeggiare in meravigliose cittadine rurali come Bandipur, che si sviluppa intorno ad un bazaar molto animato: alloggia in uno dei numerosi boutique hotels ricavati dagli antichi edifici per un autentico viaggio nel tempo. 

Cultura e tradizioni nepalesi

Per un’esperienza davvero unica organizza il tuo viaggio durante una delle festività nepalesi, legate al calendario buddhista e induista: la più importante è Dashain, che si tiene in tutto il paese nel mese di ottobre in onore della Dea Durga, simbolo della vittoria della giustizia sul male e divinità della prosperità e della forza. Riti antichissimi e sacrifici animali si susseguono per 10 giorni, mentre gli ultimi 5 giorni di festa sono dedicati a momenti di convivialità con la famiglia, scambiandosi regali e mangiando insieme.
Tra ottobre e novembre si celebra invece Tihar, una ricorrenza della durata di cinque giorni, associato alle luci: ogni casa ed edificio vengono decorati con lanterne e candele per accogliere Laxmi, dea dell’abbondanza, mentre ogni giornata della festività è dedicata ad un rituale preciso, dalla celebrazione dei cani a quella delle mucche. L’ultimo giorno di Tihar corrisponde al capodanno nepalese e le donne vestono abiti tradizionali, per concludere con una grande festa.
Marzo è invece il mese del festival di Holi, la festa dei colori: per due giorni si tengono grandi festeggiamenti nelle strade, ed i partecipanti si coprono di colori in un clima di grande allegria che segna l’inizio della primavera. Letteralmente, un’esplosione di colori! 

Gastronomia nepalese: piatti da provare

Stretto tra le montagne più inaccessibili del mondo, il Nepal è particolarmente legato alla propria cultura, anche gastronomica: un mix di influenze induiste e tibetane che danno luogo a piatti dal gusto peculiare. Le spezie sono molto diffuse: cumino, coriandolo e paprika si mescolano a zenzero e peperoncino, sia nei piatti vegetariani che in quelli di carne, di chiara matrice cinese. 

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Dal Bhat,

Il piatto più diffuso in Nepal è indubbiamente il Dal Bhat, il riso bianco accompagnato da una zuppa di lenticchie piccante e leggermente speziata, spesso servito con verdure in foglia stufate e pane chapati. Ogni commensale può comporre il piatto come vuole: l’unica regola è servirsi sempre con la mano destra, per non rendere impuro il cibo.
Altrettanto celebre è il momo, una specie di grande raviolo con ripieno di carne di yak speziata e patate, che si declina anche in versione vegetariana. Tipico del Nepal ma anche del Tibet, il momo è diffuso sia nei ristoranti più raffinati che come street food e può essere sia fritto che cotto al vapore: va però rigorosamente mangiato intero, per non disperdere i succhi della carne. Il momo è spesso accompagnato da un chutney o da una salsa piccante e si gusta tipicamente a tutte le ore della giornata.
Tra i dolci non può mancare il sel roti, una sorta di ciambella fritta preparata per le occasioni speciali: croccante fuori e morbida all’interno, si prepara con la farina di riso e viene gustato a colazione o come accompagnamento al tè pomeridiano.

Scopri il periodo migliore per visitare il Nepal e le principali attrazioni da non perdere, dalle meraviglie di Kathmandu alle avventure tra le montagne dell'Himalaya.

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